tag:blogger.com,1999:blog-3887826245850373252024-03-20T09:08:34.316+01:00Bette Davis eyesAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.comBlogger19125tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-30464102718017755892014-01-09T23:57:00.002+01:002014-01-10T00:52:42.779+01:00Un libro...un film...- The black dahlia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguRv3diEAO3YMwu5hi2JOVNwBfs6mONfIcrsKzf8roWfUKuHHJMvASsoU87b0v_oUuzqjf3Mi8XOineRAJitTOVfZuGetsa9rQyKNMPl6Vm-iaH1uPVzpA0eNNWtRCF0AQBgCJnJ8LHA/s1600/34191.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguRv3diEAO3YMwu5hi2JOVNwBfs6mONfIcrsKzf8roWfUKuHHJMvASsoU87b0v_oUuzqjf3Mi8XOineRAJitTOVfZuGetsa9rQyKNMPl6Vm-iaH1uPVzpA0eNNWtRCF0AQBgCJnJ8LHA/s1600/34191.jpg" height="400" width="270" /></a></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ormai, dopo la citazione di "American horror story" credo che tutti conosceranno più o meno l'agghiacciante e purtroppo reale vicenda di Elizabeth Short detta "La dalia nera", un'aspirante attrice trovata morta e orrendamente mutilata nella Los Angeles del '47. Questo film, tratto dall'omonimo libro di Ellroy, prende le mosse dalla suddetta vicenda di cronaca nera cui si legano anche le vite dei protagonisti Leland Blanchard e Dwight Bleichert.</span></div>
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<a name='more'></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Bucky e Lee, questi i soprannomi dei due personaggi principali, sono i poliziotti incaricati di risolvere il caso Dalia nera. Entrambi ex pugili, passeranno dall'essere avversari ad inseparabili amici uniti dall'amore per Kay e dall'ossessione per Betty Short. Nel film, diversamente dalla realtà dei fatti, Bleichert riuscirà infine a scoprire l'identità dell'assassino, anche se non è spiegato il motivo per cui non la rivelerà mai e questo costituisce il punto più lontano dallo scritto di Ellroy. Arrivati ormai alla quinta puntata della rubrica "Un libro...un film..." curata da me e da Laura (<a href="http://labibliotecadieliza.blogspot.it/2014/01/un-libroun-film-dalia-nera-di-james.html">La biblioteca di Eliza</a>) avrete ormai capito che la tesi da cui siamo partite può dirsi ormai pressoché confermata: il libro è sempre di gran lunga superiore e questo, nella maggior parte dei casi, dipende dai vasti tagli apportati al testo originale, quasi sempre fatti secondo il criterio "mosca cieca". E' ovvio che un film oltre una certa durata non può andare a meno che non si desideri deliberatamente tramortire lo spettatore, ma perchè, perchè eliminare o modificare il fondamentale e non il superfluo? </span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E dire che nel caso di "Dalia nera" di superfluo ce n'era eccome! Come la mia collega ha evidenziato, il libro a tratti si perde, nel senso che sembra arenarsi in questioni sterili e senza via d'uscita. Queste parti, che l'autore utilizza per rendere al meglio il senso di giro a vuoto cui porta l'ossessione, tematica portante del romanzo, potevano essere agevolmente eliminate e affidate semplicemente all'interpretazione degli attori. Invece, probabilmente anche a causa di un'evidente carenza sul piano attorale, si è preferito cambiare alcune sequenze e, ritocchino dopo ritocchino, si arriva a creare un mostro. No, non mi riferisco agli zigomi della Ferilli, ma al finale del film da cui, chi non ha precedentemente letto il libro, non ci cava che poche e a tratti illogiche conclusioni.</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoEhpgkXWIlsKcSR5kLkaLZnmt1ylqYMiQTU2GF3qxe37ZulQNMfzQzDvHdpd0FfSJ6r0iqqepe8zpxnkA4z3kuA89N4v5GyWlMi_voHmWHZIgMRm_SgYHyq-8c5_9vI0Jjxdw_0M5Gw/s1600/black-dahlia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoEhpgkXWIlsKcSR5kLkaLZnmt1ylqYMiQTU2GF3qxe37ZulQNMfzQzDvHdpd0FfSJ6r0iqqepe8zpxnkA4z3kuA89N4v5GyWlMi_voHmWHZIgMRm_SgYHyq-8c5_9vI0Jjxdw_0M5Gw/s1600/black-dahlia.jpg" height="200" width="400" /></a></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> Ho inoltre già accennato alla deludente prova del cast stellare: Josh Hartnett più che in preda all'ossessione sembra perennemente sotto l'effetto di una qualche droga pure scadente, a giudicare da quanto è imbambolato; la fatalona Johansson è più espressiva quando dice giustamente "I'm not an actress" nello spot D&G, mentre Hilary Swank che adoro quasi sempre, qui non mi ha convinta del tutto, un po' fuori ruolo. Gli unici due che si salvano da questa improvvisa moria di abilità recitative sono Aaron Eckhart, bugiardo, strafottente e seducente come non mai, e Mia Kirshner, la quale, seppure ingiustamente relegata in un ruolo secondario, fa di Betty Short la protagonista ideale e materiale del film ed in poche scene commuove coi suoi occhioni malinconici, diverte con la sua civetteria, sorprende con la sua ingenuità. </span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/lYxqfxcFNUw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/k1TSeNLaBB8?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe><br />
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/9NirahskpLo?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe><br />
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E dopo aver così distrutto il povero Brian De Palma (non che solitamente non lo apprezzi, anzi! Proprio per questo l'amarezza è stata doppia!) passiamo al punto di forza del film: l'atmosfera. La Hollywood dei tardi Quaranta, anche se ricostruita per un problema di budget in Bulgaria, è perfettamente resa da quel geniaccio nostrano di Dante Ferretti e le atmosfere dark tipiche del genere noir arrivano precise ed esatte come quelle del libro. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Prima di concludere vi lascio un paio domande che tormentano i miei sogni e a cui spero sappiate rispondere: </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">1) Ma voi veramente trovate che la Swank e la Kirshner si somiglino? </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">2) Perchè cambiare il cognome di Madeleine da Sprague a Linscott nella versione cinematografica? -Stessa domanda che mi feci anche nel caso di Pat People/Solitano ne "Il lato positivo"-</span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Insomma, con tutto il rispetto per il <u>R</u>egista De Palma, un classico esempio di capolavoro mancato! </span></div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-13221791058753453322013-11-08T19:22:00.000+01:002013-11-08T19:29:32.914+01:00Un libro...un film... - Chocolat<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgakTy1wXOyOdE1miTRV0VEA78fz9vIZ6FOGe2-se9_OYEvlcFhdSOgKemrG0zym0V5fgBio5OcKHj4ORU3VKirsOmAZNhSyKWgPA0pBqki0NzJjZaaO5Xj52GHvxIthi14khEE75nuSA/s1600/1110.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgakTy1wXOyOdE1miTRV0VEA78fz9vIZ6FOGe2-se9_OYEvlcFhdSOgKemrG0zym0V5fgBio5OcKHj4ORU3VKirsOmAZNhSyKWgPA0pBqki0NzJjZaaO5Xj52GHvxIthi14khEE75nuSA/s400/1110.jpg" width="278" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">“Juliette ha un piccolo segreto”: è una specie di maga e usa
cioccolatini come pozioni. Una maga buona però, capace di portare la dolcezza
anche nelle vite più amare. </span></div>
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ogni volta che porta a termine la sua missione cioccolatosa
in un posto (ovvero quando ha finito di trasformare tutti gli abitanti di quel
paese nei nuovi concorrenti di “Obesi, un anno per rinascere”) si sposta assieme alla figlioletta Anouk, la quale, pur
avendo apparentemente l’infanzia che ogni bambino desidera crescendo in una
cioccolateria, non sembra affatto contenta di dover cambiare città in
continuazione, per giunta travestita da Cappuccetto rosso.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJPHKEGm0-42xeXyCUIdzF7KZELcY8NbJv4SCNA6uC3VPVw77Cr7OzID_yaoYsd3_pTAr0mhL1GeO-_b2WKKmz1cdeIBx5eMjo2gSURFNCR1fve0OXtU061jQlXOuH0U8GpgAyLdbwKQ/s1600/vianne-anouk.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJPHKEGm0-42xeXyCUIdzF7KZELcY8NbJv4SCNA6uC3VPVw77Cr7OzID_yaoYsd3_pTAr0mhL1GeO-_b2WKKmz1cdeIBx5eMjo2gSURFNCR1fve0OXtU061jQlXOuH0U8GpgAyLdbwKQ/s400/vianne-anouk.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Così, dopo tanto girovagare, Juliette alias Vianne finisce
in un paesino di nome Lansquenet e qui dovrà scontrarsi con la mentalità ottusa
e moralista di una comunità guidata da un sindaco inflessibilmente bigotto.
Riuscirà la nostra eroina a sciogliere anche i cuori più duri a colpi di
praline? </span></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxn-zEmaCVDimi2wSFFj6wpNeN-AhBOHYtv2HeFpUQaMeoA6KbUV0gInbPLCZ6g8gOWge-bNv9Q3vwX-DcDceQsEN8M_cKl1t-0TEraB62jygIoHSWp4HCYewsSPKPuyUhNv9YpoPLqA/s1600/chocolate-binge.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxn-zEmaCVDimi2wSFFj6wpNeN-AhBOHYtv2HeFpUQaMeoA6KbUV0gInbPLCZ6g8gOWge-bNv9Q3vwX-DcDceQsEN8M_cKl1t-0TEraB62jygIoHSWp4HCYewsSPKPuyUhNv9YpoPLqA/s320/chocolate-binge.jpg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Non svelo il finale, ma tanto sono sicura che non ci sia persona
al mondo che non abbia visto “Chocolat” almeno due volte. Perché questo è uno
di quei film sempre piacevoli da rivedere, una commedia sentimentale la cui
componente francese (mi riferisco allo stile de alcune inquadrature, non solo
all’ambientazione) gli conferisce quell’eleganza da classico intramontabile.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E poi non si può negare che gli ingredienti del successo li
ha tutti: voyeurismo alimentare, storia d’amore travagliata, argomenti di
critica sociale e attori di un certo livello. Depp, oltre alla sua solita
bravura, qui è all’apice della sua sensualità nei panni del gitano musicista;
la Binoche è molto aggraziata e fascinosa nella mise anni Cinquanta e Judi
Dench è una perfetta bisbetica domata.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Una nota di merito va anche a Rachel Portman, l’artefice di
una colonna sonora che non si dimentica, grazie all’inserimento, tra gli altri,
di alcuni celebri brani del supremo Django Reinhardt.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRqC-JXRfjCDaGPQPQI4zTzberUxsfGICjKssK9rZYK78UGdXBqx1AFdLwvLEs_iSxS6rLeGbvZ97HMRprOQDCsRn8qFLUQaBux8vyYvxzPMEAsIDkvenZDDocJV8hGKjl7KZy3CtMaQ/s1600/Chocolat(immagini_attore_foto_film_wallpaper)Chocolat_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRqC-JXRfjCDaGPQPQI4zTzberUxsfGICjKssK9rZYK78UGdXBqx1AFdLwvLEs_iSxS6rLeGbvZ97HMRprOQDCsRn8qFLUQaBux8vyYvxzPMEAsIDkvenZDDocJV8hGKjl7KZy3CtMaQ/s320/Chocolat(immagini_attore_foto_film_wallpaper)Chocolat_1.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSztIayNT6mLZJ-5OahCznsrODNrplGgl3yZlZDcNS0vYMbB1g4IFNrH2PBK4LGRWpyx5OJbtnU2TmAlWJJdXEiTUTxaE7joOOmt7vsHbFej2M80WfwkggQ0Lnnz05vVjfimci10aPKg/s1600/Chocolat_019b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSztIayNT6mLZJ-5OahCznsrODNrplGgl3yZlZDcNS0vYMbB1g4IFNrH2PBK4LGRWpyx5OJbtnU2TmAlWJJdXEiTUTxaE7joOOmt7vsHbFej2M80WfwkggQ0Lnnz05vVjfimci10aPKg/s320/Chocolat_019b.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidKwzdd9kexylK48FWMLDekYkMbF90m8ido4Gc24K1-4glVxcFuU4EOFe3a4yvMw0gqaBsI9OcOsL1X-DzIu9Ndn9gm-QjDVR5pf4GHYBHAcrOGZxBF1K3Z_VZcL6LuOk2_GGCmNB3pQ/s1600/chocolat-movie-still-3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidKwzdd9kexylK48FWMLDekYkMbF90m8ido4Gc24K1-4glVxcFuU4EOFe3a4yvMw0gqaBsI9OcOsL1X-DzIu9Ndn9gm-QjDVR5pf4GHYBHAcrOGZxBF1K3Z_VZcL6LuOk2_GGCmNB3pQ/s320/chocolat-movie-still-3.jpg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il film dunque, come era prevedibile, è diventato in breve
tempo un cult, tanto che oggi quando si nomina “Chocolat” si pensa subito alla
versione cinematografica, piuttosto che al libro da cui questa fu tratta. Io
per prima devo ammettere che non sapevo che il soggetto fosse tratto dall’omonimo
romanzo di Joanne Harris fino a che io e Laura (<a href="http://labibliotecadieliza.blogspot.com/2013/10/un-libroun-filmchocolat-di-joanne-harris.html">La biblioteca di Eliza</a>) non lo abbiamo selezionato
per la nostra rubrica mensile. Il libro sarà anche questa volta migliore oppure
no? Scopritelo cliccando il link al blog “La biblioteca di Eliza” qui sopra!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Dal canto mio posso solo ripromettermi di recuperare questo
romanzo e consigliarvi ancora il film, che in fondo ha un’ unica pecca: quella
di aver procurato un contratto da testimonial della Ferrero Rocher alla Binoche,
il cui spot ci ha perseguitato per anni a suon di “Juliette ha un piccolo segreto”!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcHtXaDNsBlNAlk3foUhoCGjeURxii31slj58U7oH9t-5Seosd6_PvMQxt8dkl42QBElx-BeRhGwCSPGwFpD3aURx9BKZAE6Kd5z9b74CRhlLTK2ex7ZO0L2__Tvm1_rBxeWwluw_4hw/s1600/jbferreroitalia.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcHtXaDNsBlNAlk3foUhoCGjeURxii31slj58U7oH9t-5Seosd6_PvMQxt8dkl42QBElx-BeRhGwCSPGwFpD3aURx9BKZAE6Kd5z9b74CRhlLTK2ex7ZO0L2__Tvm1_rBxeWwluw_4hw/s400/jbferreroitalia.jpeg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-42697609069207593302013-10-05T10:54:00.000+02:002013-10-05T10:54:45.476+02:00Kate Winslet day - The life of David Gale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZKYZQlJZEOBnh35kTbLMe-ZNiNrIuMwHUvhONGqlrHKL44BSrmmfNikfVHw4G5l6TBcY88u0vhd8dcgmeYyf_uUFk6ZEBzIKTv5KNH_sXj_snb3emqYO6opECD8toIMDek2bnseJmGw/s1600/KATEWINSLETDAYBANNERPICCOLO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZKYZQlJZEOBnh35kTbLMe-ZNiNrIuMwHUvhONGqlrHKL44BSrmmfNikfVHw4G5l6TBcY88u0vhd8dcgmeYyf_uUFk6ZEBzIKTv5KNH_sXj_snb3emqYO6opECD8toIMDek2bnseJmGw/s400/KATEWINSLETDAYBANNERPICCOLO.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Oggi i cineblogger sono di nuovo uniti per celebrare un
personaggio del grande schermo che compie gli anni. Questa volta tocca alla neo
trentottenne Kate Winslet, ex ragazza più invidiata del mondo per essere stata
la partner scenica del Di Caprio di “Titanic”, premio Oscar alla miglior
attrice protagonista nel 2009, tre mariti e tre figli (di cui l’ultimo in
arrivo) all’attivo. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></div>
<a href="" name="more"></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Pur non essendo una delle mie attrici preferite, è
innegabilmente talentuosa. Ha un debole per i personaggi forti e dalla
personalità spiccata, anche se alla fine riesce bene pure nei panni della
classica sfigatella da commedia romantica (vedi “L’amore non va in vacanza”). </span></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Dei tanti film cui ha preso parte ho scelto forse uno dei
meno celebri e apprezzati: “The life of David Gale”. La pellicola è in effetti
difficile, soprattutto perché tratta un argomento scottante come la pena di
morte in un modo che può essere doppiamente interpretato. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKPCp2QWc6TeRXF7wW_AunVUqU_iLDXV69kFz1tn9OrMCIH5U66b4EAivNYgcA4wQ_jA2Yyc2wqF112sfvVGMO0y1qKF1DtyGNAKOm2wtF9d_Hg_CwVzvaZXvd7h1WGd0wrN4m33ylLg/s1600/pimg_725723196477808.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKPCp2QWc6TeRXF7wW_AunVUqU_iLDXV69kFz1tn9OrMCIH5U66b4EAivNYgcA4wQ_jA2Yyc2wqF112sfvVGMO0y1qKF1DtyGNAKOm2wtF9d_Hg_CwVzvaZXvd7h1WGd0wrN4m33ylLg/s400/pimg_725723196477808.jpg" width="288" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Kate Winslet è Bitsey Bloom, un’ambiziosa giornalista
incaricata di intervistare il condannato a morte David Gale, ex docente di
filosofia all’università del Texas accusato dello stupro e dell’omicidio dell’amica
Constance Harraway con cui condivideva l’impegno nella battaglia alla pena
capitale. La giornalista è inizialmente convinta della colpevolezza del suo
intervistato, ma poi, dopo aver ascoltato il racconto della sua storia,
comincia a ricredersi e a notare incongruenze che depongono a favore dell’innocenza
di Gale. Ce la farà a salvarlo in tempo?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBBOIUoimPyv0ng238wjzhOqKa4m-XVILN5gR59zU-bgYmOp3ftp8br9K8yEJTKiSD99520gXMdwzZ2RQJyB-NgryXhchOR7u_Q3RFqtNyRmgwv6D6dkr8u6pEVk-qfJOPls1rId8tcw/s1600/p2.jpg-r_640_600-b_1_D6D6D6-f_jpg-q_x-xxyxx.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBBOIUoimPyv0ng238wjzhOqKa4m-XVILN5gR59zU-bgYmOp3ftp8br9K8yEJTKiSD99520gXMdwzZ2RQJyB-NgryXhchOR7u_Q3RFqtNyRmgwv6D6dkr8u6pEVk-qfJOPls1rId8tcw/s400/p2.jpg-r_640_600-b_1_D6D6D6-f_jpg-q_x-xxyxx.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La vicenda narrata è molto simile a quella del film “Fino a
prova contraria”, sebbene il finale [ATTENZIONE! SPOILER!] sia opposto: se Clint
Eastwood, in uno slancio di ottimismo, aveva concluso con un bell’happy ending
dell’ultimo minuto, qui Alan Parker è decisamente più crudo e realistico. Inoltre
l’ultima scena arriva inaspettata come un pugno allo stomaco e va un po’ a
ribaltare quello che è il significato generale. Fino alla fine, infatti, il
film sembra schierarsi con forza e sentimento contro quell’abominio che è la
pena di morte, ma l’improvvisa trasformazione del personaggio principale da
vittima a fanatico attivista sembra quasi far scivolare la bella morale in un
baratro di dubbi. L’interpretazione è dunque controversa e il semplice fatto
che possa esserci una vaga, forse casuale, allusione alla giustizia del sistema
di pena capitale mi ha infastidito molto. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh5DQ0TunzqLGnn3AF3u5wKOBmClT-SKv_nmMdpSxsWDEc6ssFhYK5wBPpav6o-0QWAkhxSLWXI_-wRRRf3YPUMn0a71UqPlzsxuuca8iXnvvbETYmUd4EFy_wONomqWHhd8t8wIJhww/s1600/The_Life_of_David_Gale.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="167" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh5DQ0TunzqLGnn3AF3u5wKOBmClT-SKv_nmMdpSxsWDEc6ssFhYK5wBPpav6o-0QWAkhxSLWXI_-wRRRf3YPUMn0a71UqPlzsxuuca8iXnvvbETYmUd4EFy_wONomqWHhd8t8wIJhww/s400/The_Life_of_David_Gale.png" width="400" /></a></span></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per il resto il film è accettabile, riesce a tenere
costantemente alti i livelli di tensione e in più occasioni fornisce citazioni
filosofiche e dialoghi davvero profondi e stimolanti. La Winslet anche stavolta
non si smentisce e imprime alla figura della fredda giornalista in carriera una
forte carica emozionale. Un po’ sottotono invece Kevin Spacey che si fa
decisamente rubare la scena dalle sue colleghe, tra le quali, oltre a Kate,
spicca Laura Linney.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il significato incerto va dunque a rovinare delle buone
potenzialità e credo sia proprio questo il motivo per cui il film è rapidamente
caduto nel dimenticatoio. </span></div>
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<br /></div>
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<o:p><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></o:p></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHHZK2R4thRYBX9tsD3lhzENRsueVAdmQLs9HKaP7rNHIrw-7IIXgtsZsL3IsMau0w40JnrhKNuRMzZG8qTn7JcITXdXCue8sL_gX08DN58Yn0r8qlQjpjFs5MmUtpb0A6e487F2cA9w/s1600/lifeofdavidgale.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="175" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHHZK2R4thRYBX9tsD3lhzENRsueVAdmQLs9HKaP7rNHIrw-7IIXgtsZsL3IsMau0w40JnrhKNuRMzZG8qTn7JcITXdXCue8sL_gX08DN58Yn0r8qlQjpjFs5MmUtpb0A6e487F2cA9w/s320/lifeofdavidgale.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></o:p></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-R7Bu_kjTlewfOYVQBCkRe2tJ363jrc-J1yewrAI_wqqJbRjEndbXnAany4_mAEAg6M-sEqc4fiJFisd-rksKEqACUXNAj-vg8EW-v8vUvErVZ1ombZ1Q8_THd4Ri2877fdIJX4Ycxw/s1600/The-Life-of-David-Gale-Kevin-Spacey.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-R7Bu_kjTlewfOYVQBCkRe2tJ363jrc-J1yewrAI_wqqJbRjEndbXnAany4_mAEAg6M-sEqc4fiJFisd-rksKEqACUXNAj-vg8EW-v8vUvErVZ1ombZ1Q8_THd4Ri2877fdIJX4Ycxw/s320/The-Life-of-David-Gale-Kevin-Spacey.jpg" width="320" /></a></div>
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<o:p><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></o:p></div>
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Volete altri film con Kate Winslet? Eccovi serviti! Di seguito la lista dei blog che partecipano ai festeggiamenti:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://combinazionecasuale.blogspot.com/2013/10/kate-winslet-day-hamlet-di-k-branagh.html">Combinazione causale</a></div>
<a href="http://directorcult.blogspot.com/2013/10/kate-winslet-day-romance-and-cigarettes.html">Director's Cult</a><br />
<a href="http://hovogliadicinema.blogspot.com/2013/10/kate-winslet-day-revolutionary-road.html">Ho Voglia di Cinema</a><br />
<a href="http://bollalmanacco.blogspot.com/2013/10/kate-winslet-day-creature-del-cielo-1994.html">Il Bollalmanacco di Cinema</a><br />
<a href="http://incentralperk.blogspot.com/2013/10/kate-winslet-day-holy-smoke.html">In Central Perk</a><br />
<a href="http://castellodiif.blogspot.it/2013/10/i-mostri-che-abbiamo-dentro.html">Montecristo </a><br />
<a href="http://valemoviesmaniac.blogspot.com/2013/09/kwd-finding-neverland.html">Movies Maniac</a><br />
<a href="http://pensiericannibali.blogspot.com/2013/10/kate-winslet-cougar-reader.html">Pensieri Cannibali</a><br />
<a href="http://recensioniribelli.blogspot.com/2013/10/kate-winslet-day-titanic.html">Recensioni Ribelli</a><br />
<a href="http://scrivenny-dennyb.blogspot.com/2013/10/kate-winslet-day-eternal-sunshine-of.html">Scrivenny 2.0 </a><br />
<a href="http://whiterussiancinema.blogspot.com/2013/10/extras-stagioni-1-e-2.html">White Russian</a><br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com26tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-40846146969426666762013-10-02T20:17:00.000+02:002013-10-02T20:17:07.124+02:00Un libro...un film... - The host<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggo32WpqMMUl2MPYGCHsA6gKfM6bQ7j0QsYHSVW2S605hvxBRjCrbPvqJYEV8QIM_1244cH5r8j00JKxsNZOWcqr693DQEinVcaGXb1hdYWygDX1wVqpsWVWW6f8_lcx-LNpKsS1Nw4A/s1600/the-Host.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggo32WpqMMUl2MPYGCHsA6gKfM6bQ7j0QsYHSVW2S605hvxBRjCrbPvqJYEV8QIM_1244cH5r8j00JKxsNZOWcqr693DQEinVcaGXb1hdYWygDX1wVqpsWVWW6f8_lcx-LNpKsS1Nw4A/s320/the-Host.jpg" width="213" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nel periodo in cui ero affetta da grave astinenza post saga
di Twilight (ebbene si, confesso: ne sono una grande fan!) cominciai a leggere “The
host” come palliativo, ma il tentativo di colmare il vuoto fallì tristemente.
Lo stile Stephanie Meyer era riconoscibilissimo, anche troppo: mi sembrava di
rileggere Twilight con la sola modifica del nome della protagonista. Così smisi
di leggere dopo i primi capitoli.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">L’uscita del film, come era prevedibile, ha però risvegliato
in me l’interesse verso questo romanzo e così sono stata felice di inserirlo
nella lista delle opere oggetto della rubrica in collaborazione con Laura
(<a href="http://labibliotecadieliza.blogspot.it/">La biblioteca di Eliza</a>).</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP2Vrh3oGujq7SXDiCNc9QdE2nXEWi63zatWw1Oa9ndEEXFHnNxtnkkEvFJk_XZ6JXU8mRn_cEtTKvKqwry62-k4iZ3ZRoUCOTEI4bbFBEV7Nkq80hp7AMbjHKCOqeXg3tFpPUmNGldA/s1600/the-host-header.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP2Vrh3oGujq7SXDiCNc9QdE2nXEWi63zatWw1Oa9ndEEXFHnNxtnkkEvFJk_XZ6JXU8mRn_cEtTKvKqwry62-k4iZ3ZRoUCOTEI4bbFBEV7Nkq80hp7AMbjHKCOqeXg3tFpPUmNGldA/s400/the-host-header.jpg" width="400" /></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">“The host” racconta la storia della giovane Melanie, una dei
pochi umani superstiti sulla Terra dopo l’invasione messa in atto da una specie
aliena che si impossessa dei corpi degli autoctoni per rendere il pianeta un
posto migliore. Melanie fa parte della resistenza insieme al suo ragazzo Jared
e a suo fratello minore Jamie, ma un giorno, nel tentativo di proteggere quest’ultimo,
viene catturata e le viene impiantata l’anima
di Viandante, un’ aliena col compito di attingere ai ricordi della ragazza per
scovare il gruppo di ribelli di cui essa faceva parte. Ciò che gli alieni non
hanno previsto però è che Melanie è ancora viva e prigioniera del suo corpo, a
questo punto abitato da due esseri. Viandante non riesce ad accedere ai ricordi
che voleva, ma viene invece “contagiata” dalle emozioni dell’umana. Quando la Cercatrice, uno degli alieni a capo dell’operazione,
minaccia di uccidere Melanie se questa non avesse collaborato, Viandante decide
di aiutare la giovane terrestre e così le due si danno alla fuga e trovano
rifugio presso Jeb, zio di Melanie. Qui Viandante, ribattezzata Wanda dal
gruppo di sovversivi che l’ha accolta, sviluppa sentimenti per gli umani e comprende
il dolore di Melanie che è dentro di lei, tanto da decidere di liberare il
corpo di quella che ormai considera sua sorella, anche se questo dovesse costarle
la vita.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuzOwnkswyOlSh6_1IKHH9fpOVHAN8dpmcfdXHzFUecMGE0p060Xac1WyK8rGggmWVyE4Nk4Pb4G_VgLP2ugiAyUS70JBAk4LMQBbHZgXnGeOyv5uye2ZPfsKozZ1ngZJZBElCAe_gBQ/s1600/the_host_saoirse.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuzOwnkswyOlSh6_1IKHH9fpOVHAN8dpmcfdXHzFUecMGE0p060Xac1WyK8rGggmWVyE4Nk4Pb4G_VgLP2ugiAyUS70JBAk4LMQBbHZgXnGeOyv5uye2ZPfsKozZ1ngZJZBElCAe_gBQ/s400/the_host_saoirse.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Diretto da Andrew Niccol e interpretato, fra gli altri, da
una splendida Saoirse Ronan, il film tratto dal romanzo della Meyer risulta
piacevole e non eccessivamente scontato. La trama incentrata sull’invasione
aliena è forse poco originale, ma viene trattata in un modo nuovo e
accompagnata da una giusta dose di romanticismo che non guasta. Insomma, se non
ci si aspetta un film chissà quanto profondo e impegnato, ma si cerca
semplicemente una bella storia per trascorrere due ore di evasione “The host” è
quello che ci vuole. Alle ragazze inoltre segnalo la presenza del bel figlio di
Jeremy Irons, Max, che sembra aver ereditato dal celebre padre il talento,
oltre all’evidente fascino.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqe3vDAqZZ5V783O1QKXaZmfMojxunzkaK7KOjisOU3dpy7-Pg3KbyDdq9JSdklv5FVPs2b1zoVpZYTbj8QKS6RaRcCi3WkyebQXDBxo219XHlfx8VRpkC5wAxWB8UbXWEvLkbU0NMxg/s1600/love-conquers-all-again-in-stephenie-meyers-new-filmnbspthe-host.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqe3vDAqZZ5V783O1QKXaZmfMojxunzkaK7KOjisOU3dpy7-Pg3KbyDdq9JSdklv5FVPs2b1zoVpZYTbj8QKS6RaRcCi3WkyebQXDBxo219XHlfx8VRpkC5wAxWB8UbXWEvLkbU0NMxg/s400/love-conquers-all-again-in-stephenie-meyers-new-filmnbspthe-host.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxVcadfm19HkLhYvYz84pRhotWDT0ykuGY-PJjdrgS69s0H_gR3cziVR1tBprEmGW80SLmGLxp9OR8PeLRalOt8r5p3PGvtAlR0XJ3D7czly0bYAOE94bTPrILZ2uOM2374UpcDWp15Q/s1600/the-host-max-irons-in-un-character-poster-263425.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxVcadfm19HkLhYvYz84pRhotWDT0ykuGY-PJjdrgS69s0H_gR3cziVR1tBprEmGW80SLmGLxp9OR8PeLRalOt8r5p3PGvtAlR0XJ3D7czly0bYAOE94bTPrILZ2uOM2374UpcDWp15Q/s400/the-host-max-irons-in-un-character-poster-263425.jpg" width="268" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Così mi toccherà ricredermi anche sul libro…nel frattempo
vediamo che ne pensa la mia collega blogger esperta di libri: </span></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://labibliotecadieliza.blogspot.com/2013/10/un-libroun-filmlospite-di-stephenie.html" style="background-color: white; color: #1155cc; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;" target="_blank">http://labibliotecadieliza.<wbr></wbr>blogspot.com/2013/10/un-<wbr></wbr>libroun-filmlospite-di-<wbr></wbr>stephenie.html</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<br /></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-21076969243239433562013-09-15T18:09:00.000+02:002013-09-15T20:54:44.842+02:00Hitchcock - Non è un altro noioso biopic<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxwd5QcKBuFQVo-RaJ7227HUZ92HgHpb0JuMMFUzxLwIerqMs9DU2MHWa3AYnzqaYKJxvT0fJPt8iiZPT6MH6ThHw4k_qGHHBxg8kX9wQOpZbflxUY_0dPZ2DwdaQhqZC7OB14Ur_ZcA/s1600/hitchcock_thr349x466.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxwd5QcKBuFQVo-RaJ7227HUZ92HgHpb0JuMMFUzxLwIerqMs9DU2MHWa3AYnzqaYKJxvT0fJPt8iiZPT6MH6ThHw4k_qGHHBxg8kX9wQOpZbflxUY_0dPZ2DwdaQhqZC7OB14Ur_ZcA/s1600/hitchcock_thr349x466.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Di solito, nelle piovose Domeniche invernali, mi piace
accoccolarmi sul divano con la classica copertina alla Linus e vedere per la
milionesima volta un film di Hitchcock. Quando sono fortunata trovo pure le
repliche della serie “Alfred Hitchcock presenta” in televisione, sul canale
“Giallo”!</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Anche oggi, con l’avvento di temperature tipicamente autunnali,
ho approfittato delle avverse condizioni meteorologiche per uno dei miei
pomeriggi con Alfred, stavolta però il film non era suo ma su di lui. Sto
parlando infatti della chiacchieratissima pellicola biografica di Sacha Gervasi
con protagonista Anthony Hopkins, il quale è stato truccato magistralmente per
somigliare il più possibile al grande regista e il risultato è a dir poco
stupefacente. Non solo estetica però: l’attore ha infatti abilmente riprodotto l’espressione
apatica e il modo di parlare tipici di
Hitchcock. A tal proposito comunque, una nota di merito va anche al doppiatore
italiano di Hopkins, l’incredibile (e irriconoscibile!) Gigi Proietti, il quale
ancora una volta riconferma il suo essere un artista a tutto tondo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk4MNon8XSzBDPwSsx-aUcA6J-Pwd-JvoSjIujr83tPwcBz0plkKMr4tetN-TBH_t1AK9mN2ZwgKE8xJm0QMsXR3Chyphenhyphenf4Bk3YF6h7xbyuFqaGPWDDPmCT0zbFH6JOtCn7tOTCZ8DxDyQ/s1600/1334841657559_hitchcock.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="197" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk4MNon8XSzBDPwSsx-aUcA6J-Pwd-JvoSjIujr83tPwcBz0plkKMr4tetN-TBH_t1AK9mN2ZwgKE8xJm0QMsXR3Chyphenhyphenf4Bk3YF6h7xbyuFqaGPWDDPmCT0zbFH6JOtCn7tOTCZ8DxDyQ/s320/1334841657559_hitchcock.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ad ogni modo, il film di Gervasi è molto più di un semplice
gioco di somiglianze: fin dalle prime scene, il mito “Hitchcock” viene
estremamente umanizzato attraverso quadretti di vita quotidiana e familiare il
cui fulcro è senza dubbio costituito dal personaggio di Alma Reville, moglie
del regista. Quest’ultima, interpretata dalla splendida Helen Mirren, diede un
supporto costante al marito sia sul piano affettivo che su quello pratico, in
qualità di sceneggiatrice e assistente alla regia. Ella fu in pratica la
classica grande donna che si cela dietro un grande uomo ed Hitchcock ne era
pienamente consapevole, al punto di sfiorare la paranoia quando cominciò a
sospettare che Alma lo tradisse con lo sceneggiatore <span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Whitfield Cook</span></span><span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">.</span><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: x-small;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXoCqR3vtEYRvbz4PnPGk01IaJ8NQ8dj6oFtGJBmJLmAKwPecDDOz4OW_cc2unPcAqiVCf6SONyaZIWFaJIhzm9U8uzyb-setgURaLGjwpV2LqVav8zPpIuDIbbDxD5nCKcG6VZZhPYw/s1600/hitchcock-movie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXoCqR3vtEYRvbz4PnPGk01IaJ8NQ8dj6oFtGJBmJLmAKwPecDDOz4OW_cc2unPcAqiVCf6SONyaZIWFaJIhzm9U8uzyb-setgURaLGjwpV2LqVav8zPpIuDIbbDxD5nCKcG6VZZhPYw/s400/hitchcock-movie.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Altro punto di forza del film è sicuramente il fatto che non
ha la pretesa di mettere in scena tutta la vita del celebre regista come nei
classici biopic, ma si concentra solo su un determinato periodo: genesi e
realizzazione di “Psycho”. Veniamo così a conoscenza delle difficoltà
incontrate dalla pellicola prima di venire alla luce e diventare un grande
successo, avversità dovute per lo più alla censura visto l’argomento non
proprio family friendly! La parte più simpatica è quella che mostra l’espediente
col quale venne pubblicizzato il film, appositamente distribuito in sole due
sale per creare un’aura di attesa e mistero. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Gervasi firma quindi un prodotto di ottima qualità e riesce
bene nell’intento di dipingere la personalità di Hitchcock in tutte le sue
sfaccettature, da quella più nascosta e fragile abitata da affetti e paure, a
quella più evidente e incline allo humor nero. Viene infatti mostrato nel film
come il regista si divertisse a comparire improvvisamente alle spalle dei
collaboratori e a spaventare le attrici sul set con macabri scherzetti. Inoltre
il film si rende ancora più apprezzabile poiché cita il suo protagonista anche
sul piano tecnico, prediligendo l’uso di inquadrature tipicamente hitchcockiane
giocate sul continuo cambio di punto di vista per alimentare la suspense. </span><o:p></o:p></span></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9TmtUC3S7e9Myp_KtysRA3FN187rPRntnHDmOrry8kJuQWH7Hk-HXZ-NAkfWOEkT4VMfLMsfHqpiw0JzziQHgRJHyizLVo_eEtk_HsjDuBmi5i0-9lT1oyk_N6jp2xxFI8aD8qAcLeg/s1600/1_hitchcock_film.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9TmtUC3S7e9Myp_KtysRA3FN187rPRntnHDmOrry8kJuQWH7Hk-HXZ-NAkfWOEkT4VMfLMsfHqpiw0JzziQHgRJHyizLVo_eEtk_HsjDuBmi5i0-9lT1oyk_N6jp2xxFI8aD8qAcLeg/s400/1_hitchcock_film.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Raccomandato a tutti, fan e non del maestro del brivido!<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">…Ma esiste davvero chi non ama Hitchcock? </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-75396834671898438752013-09-02T19:34:00.000+02:002013-09-02T19:41:45.460+02:00Un libro...un film...- Il lato positivo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvyPsYiJ3TIay4wr_QQu-v10X5aGCzoOcTYwNW25P055gYMgcm-bqa2vNt4eaLgjLDnSHxi3fxrDr5h0IlgpeRuu4SD381R6X4vtt-z3Wq3v9qJIWAVqIZuiMYTCjc-dZuxegDAQSdoQ/s1600/il+lato+positivo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvyPsYiJ3TIay4wr_QQu-v10X5aGCzoOcTYwNW25P055gYMgcm-bqa2vNt4eaLgjLDnSHxi3fxrDr5h0IlgpeRuu4SD381R6X4vtt-z3Wq3v9qJIWAVqIZuiMYTCjc-dZuxegDAQSdoQ/s320/il+lato+positivo.jpg" width="219" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E dopo la lunga (mai abbastanza però!) pausa estiva io e
Laura (<a href="http://labibliotecadieliza.blogspot.it/2013/09/un-libroun-film-il-lato-positivo-di.html">Clicca qui per la sua recensione</a>) torniamo col nostro appuntamento mensile della serie dal libro al film. Questa
volta analizziamo “Il lato positivo”, romanzo di Matthew Quick che l’anno
scorso è stato tramutato in pellicola grazie a David O.Russel.</span></div>
<br />
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Avendo
particolarmente apprezzato la versione cartacea, ho inizialmente approcciato il
film col solito cipiglio diffidente, per poi dovermi ricredere. Devo ammettere
infatti che la trasposizione cinematografica è buona quasi quanto il libro. Il “quasi”
è dovuto al fatto che, come al solito, la trama è stata completamente stravolta
e addirittura è stato cambiato il cognome del personaggio principale, chissà
poi per quale motivo! Così Pat Peoples diventa Pat Solitano (Bradley Cooper), un
uomo affetto da disturbo bipolare che ha trascorso gli ultimi otto mesi in un
istituto psichiatrico per aver tentato di uccidere l’amante della moglie Nikki
dopo averli scoperti insieme. Una volta dimesso, Pat tenta di ricostruire la
sua vita, torna a vivere con i suoi e conosce Tiffany (Jennifer Lawrence),
anche lei psicologicamente provata dopo la perdita del marito. La ragazza si
offre di aiutare Pat a riconquistare Nikki, ma lui in cambio dovrà farle da
partner in una gara di ballo. I due riusciranno a vincere e a scoprirsi infine
fatti l’uno per l’altra, non senza l’aiuto della famiglia di lui e in
particolar modo del padre Pat senior (Robert De Niro).</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiscLhn9B85aflQQfCNLp-xq8ZBlOK8t48CxGlZBPZGWIPNFbIHsJqOEAUAcVSi-kZAWSoIgRHCQOO9Cu8IzRj9VCMinq2ThCTnEiV43DUfRbG-jzjnhhqYZpbzSNFRSHFvzovM0rQ3Sw/s1600/il-lato-positivo-silver-linings-playbook-bradley-cooper-sul-set-con-jennifer-lawrence-266180.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiscLhn9B85aflQQfCNLp-xq8ZBlOK8t48CxGlZBPZGWIPNFbIHsJqOEAUAcVSi-kZAWSoIgRHCQOO9Cu8IzRj9VCMinq2ThCTnEiV43DUfRbG-jzjnhhqYZpbzSNFRSHFvzovM0rQ3Sw/s320/il-lato-positivo-silver-linings-playbook-bradley-cooper-sul-set-con-jennifer-lawrence-266180.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3LNJnpnZCy3n1xUr8EKatSUj6y9NlDec7_yaD-CZY-SRbp_BnCs6ynIm7EDlOHlbEi1FiGE95LWv4VtT25HyZy-UGQIo2YUoazV2fluzmnEz7JdfC70hAbPNGcwIpLA-cZ-Kmg7vtCA/s1600/Silver-Linings-Playbook.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3LNJnpnZCy3n1xUr8EKatSUj6y9NlDec7_yaD-CZY-SRbp_BnCs6ynIm7EDlOHlbEi1FiGE95LWv4VtT25HyZy-UGQIo2YUoazV2fluzmnEz7JdfC70hAbPNGcwIpLA-cZ-Kmg7vtCA/s320/Silver-Linings-Playbook.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQAb3PtyoRFyYGxLhjMhFaJ6BGZFMz8Uqp06ludGfGuz2EstPoTbW1fib7vO01q2iv3f8uts05uLPiKvW3jc4PlBmH4NOpquaeX6e4_ZEUpc67oqqgKZ8xrfhGODQiMo_4k1Gu0bkrhQ/s1600/Silver-Linings-Playbook-Movie-2012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQAb3PtyoRFyYGxLhjMhFaJ6BGZFMz8Uqp06ludGfGuz2EstPoTbW1fib7vO01q2iv3f8uts05uLPiKvW3jc4PlBmH4NOpquaeX6e4_ZEUpc67oqqgKZ8xrfhGODQiMo_4k1Gu0bkrhQ/s320/Silver-Linings-Playbook-Movie-2012.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> Tra episodi
modificati, cognomi storpiati e fatti tagliati il film riesce comunque e
inaspettatamente a rendere la stessa atmosfera generale del libro, perennemente
in bilico fra poesia e follia. Il merito va sicuramente agli attori che hanno
saputo fare della caratterizzazione dei personaggi l’elemento portante del
film, come del resto era nel romanzo. Bradley Cooper con questa prova riesce
finalmente ad affrancarsi dal suo solito personaggio da commedia in stile “Una
notte da leoni” e conferisce alla figura di Pat una perfetta aria svampita ma
determinata. Anche Jennifer Lawrence si dimostra assolutamente in linea con il
personaggio, in quella che è una performance di buon livello, anche se forse
non proprio da Oscar. E poi c’è il sempre notevole Robert De Niro, il quale
riesce ad imporsi anche quando recita in ruoli secondari. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVsde7m9VAKxLMrPwMajLYUvznsTOU3IZQjljHzhd99YhHB6ESrxFE-lwq9pTXXQ_rfRE2WebLF8-5tr_6G3dmYg-fzFu8lyxMpoleyKzN_UZDqbn2J8BLaFmrvYAn0l7_yO2sKst3NA/s1600/trailer-italiano-il-lato-positivo-silver-linings-playbook-13392.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVsde7m9VAKxLMrPwMajLYUvznsTOU3IZQjljHzhd99YhHB6ESrxFE-lwq9pTXXQ_rfRE2WebLF8-5tr_6G3dmYg-fzFu8lyxMpoleyKzN_UZDqbn2J8BLaFmrvYAn0l7_yO2sKst3NA/s320/trailer-italiano-il-lato-positivo-silver-linings-playbook-13392.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwWIlB7q6FzgnvAgf29uW9khpr0yEge1xEbnaUBxbEpRNcNncqjF5IlTHKp-iFlMszWyDO2GYetbOQZZiC3vNfLh3oPW9wXdBgkBTY0AzJFAldl9Inh6b_BQ1Surqnmx97zvpkRQK10g/s1600/silver+linings+playbook+weinstein+company+900-thumb-615x372-105628.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwWIlB7q6FzgnvAgf29uW9khpr0yEge1xEbnaUBxbEpRNcNncqjF5IlTHKp-iFlMszWyDO2GYetbOQZZiC3vNfLh3oPW9wXdBgkBTY0AzJFAldl9Inh6b_BQ1Surqnmx97zvpkRQK10g/s320/silver+linings+playbook+weinstein+company+900-thumb-615x372-105628.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt_ew0rk2x6tpR5Av1264qYbHw2-gL_kQ4U2hz5Rhrf85hpaC9TAxoaUL-tIHvaxUJqTIO5Gic_G6M_2JqoifQOuNA9Xg3mY97N76m2XENktu0NZT26hCgUYwQjhuVTldAfDWiSQVCw/s1600/silver-linings-playbook-10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt_ew0rk2x6tpR5Av1264qYbHw2-gL_kQ4U2hz5Rhrf85hpaC9TAxoaUL-tIHvaxUJqTIO5Gic_G6M_2JqoifQOuNA9Xg3mY97N76m2XENktu0NZT26hCgUYwQjhuVTldAfDWiSQVCw/s320/silver-linings-playbook-10.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">“Il lato positivo” è una storia d’amore raccontata in modo
anticonvenzionale, profonda nelle tematiche affrontate, ma dai toni leggeri
tipicamente da commedia. Decisamente meritevole di un’occhiata!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhILIacc_pIfOsteKAzGCh17lixUc52Bsw8dxSgJdnVS99xgLaR9eTsdcPonRuwhwARVPqgqalJY0JlYDek_ru997Le-1H3fEZw1v4mjuW0seDhgpifB7fG3L4KF_I-LSmJIdmB6fHE-g/s1600/silver-linings-playbook1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhILIacc_pIfOsteKAzGCh17lixUc52Bsw8dxSgJdnVS99xgLaR9eTsdcPonRuwhwARVPqgqalJY0JlYDek_ru997Le-1H3fEZw1v4mjuW0seDhgpifB7fG3L4KF_I-LSmJIdmB6fHE-g/s400/silver-linings-playbook1.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-9704887307882362792013-07-09T16:05:00.000+02:002013-07-09T16:05:15.731+02:00Un libro...un film... - Happy family<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzL0vbQO1QJINqGRNyJWbdg-xDAwzACggkxtu2g4RgURwqWuU6SCFqSDGKCGR63gkwhvDhkWFUDFS5pq7RE48GcGXrkATDUaUI6cNQ3rM6xqrJVqB1LH4i959TkWIxx9SNanKY5VujEw/s1600/47715.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzL0vbQO1QJINqGRNyJWbdg-xDAwzACggkxtu2g4RgURwqWuU6SCFqSDGKCGR63gkwhvDhkWFUDFS5pq7RE48GcGXrkATDUaUI6cNQ3rM6xqrJVqB1LH4i959TkWIxx9SNanKY5VujEw/s320/47715.jpg" width="222" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ultimamente ho riflettuto molto sul fatto che quasi tutti i
film esistenti sono stati tratti da libri e ho realizzato che il legame tra
scrittura e cinema è indissolubile .</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Quando devo parlare di un film che ha alle spalle un romanzo,
infatti, finisco sempre per confondere le due recensioni e perdermi nell’analisi
di analogie e differenze.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E’ da queste mie elucubrazioni che nasce oggi una nuova
rubrica, in collaborazione con la bravissima book blogger Laura (<a href="http://labibliotecadieliza.blogspot.it/">La Biblioteca di Eliza</a>), la quale ha
accettato di intraprendere con me questo percorso in cui analizzeremo ogni mese
un libro e la sua trasposizione cinematografica.</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Per il primo appuntamento abbiamo deciso di giocare in casa con
un “made in Italy” d.o.c. quale “Happy family”, dove il punto di contatto tra
letteratura e cinema è ancora più evidente, dato che il testo nasce per essere
recitato e solo dopo diventa un libro. Abbiamo dunque trovato un raro caso di
film che viene prima della sua versione scritta, questo perché l’autore è
Alessandro Genovesi, noto sceneggiatore e regista.</span></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La commedia approda sul grande schermo nel 2010, avvalendosi
della regia di Gabriele Salvatores, il quale questa volta si cimenta nel genere
comico, una cosa cui non è evidentemente abituato. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; line-height: 115%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">“Preferisco
leggere o vedere un film che vivere... Nella vita non c'è una trama!”</span><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 9pt;"><o:p></o:p></span></span></em></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; line-height: 115%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></em></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; font-style: normal;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questa frase, che si legge in una delle scene conclusive del film, riassume
un po’ quello che è il senso della vicenda narrata. Ezio è uno scrittore e sta
lavorando alla storia di due famiglie che si incontrano a cena per discutere
della scelta dei propri figli quindicenni di sposarsi. Lo stesso narratore però
ad un certo punto si inserisce nella storia, tanto che fino alla fine non si
capisce se questa è reale o di fantasia.</span><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-style: italic;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; font-style: normal;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></em></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGw_u3riciQjL8e_4mB6sOb0iPgr9n58c-vDxVdI4-KqTPxOJ0crkDmI7O2Q-YlVH5xqigIKV0TqLjYhUDnnAMgTpSMHgnMIML1vIUi7TRrWRamibuvjWUgRvipzU6Af2_k5x53kUOig/s1600/happy-family-film.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGw_u3riciQjL8e_4mB6sOb0iPgr9n58c-vDxVdI4-KqTPxOJ0crkDmI7O2Q-YlVH5xqigIKV0TqLjYhUDnnAMgTpSMHgnMIML1vIUi7TRrWRamibuvjWUgRvipzU6Af2_k5x53kUOig/s320/happy-family-film.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; font-style: normal;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></em></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; font-style: normal;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il film, oltre alla regia, vanta anche un cast di spessore: Fabio De
Luigi, Diego Abatantuono, Margherita Buy e Fabrizio Bentivoglio spiccano nei
ruoli che ricoprono, ma anche gli attori meno conosciuti si dimostrano all’altezza
dei colleghi più celebri.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; font-style: normal;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></em></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc91vg_Z94OXLtGDjAJw5hbPa6AjNenxUxUi5kLLfuHfWM5H3Rytoyu3TXQfWlwzl6GR-pPn42ZhGtP2aaRwYkkAMAFW25IDl2ObR4GRUPz1Bc7orgAdPl4d21uDyvtko5Gm18KdMUFg/s1600/il-cast-completo-di-happy-family-gianmaria-biancuzzi-fabio-de-luigi-alice-croci-margherita-buy-fabrizio-bentivoglio-valeria-bilello-diego-abatantuono-corinna-agustoni-e-carla-signoris-148833.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc91vg_Z94OXLtGDjAJw5hbPa6AjNenxUxUi5kLLfuHfWM5H3Rytoyu3TXQfWlwzl6GR-pPn42ZhGtP2aaRwYkkAMAFW25IDl2ObR4GRUPz1Bc7orgAdPl4d21uDyvtko5Gm18KdMUFg/s320/il-cast-completo-di-happy-family-gianmaria-biancuzzi-fabio-de-luigi-alice-croci-margherita-buy-fabrizio-bentivoglio-valeria-bilello-diego-abatantuono-corinna-agustoni-e-carla-signoris-148833.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; font-style: normal;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Le premesse per un buon film ci sono tutte, ma anche se ho apprezzato i
fattori tecnici, non posso dire di aver particolarmente amato questa commedia,
che mi ha lasciato come un senso di insoddisfazione poiché tutto, a mio avviso,
viene appena accennato e non ben approfondito: c’è qualche gag divertente, ma
non si ride troppo e ci sono ottimi spunti di riflessione lasciati tali forse per
non appesantire il tono leggero. Il risultato è un qualcosa di ibrido che evoca
solo le emozioni (positive o negative che siano), ma non le suscita realmente.
Anche i personaggi, per quanto ben interpretati, risultano piatti e
bidimensionali: ognuno di loro è identificato da una sola caratteristica/ossessione
e tutti si muovono sullo sfondo di una trama priva di un particolare intreccio.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; font-style: normal;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Probabilmente anche in questo caso la versione scritta ha avuto la
meglio su quella cinematografica, per cui vi lascio il link della recensione
del libro curata da Laura: </span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; font-style: normal;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><a href="http://labibliotecadieliza.blogspot.it/2013/07/un-libroun-filmhappy-family-di.html">http://labibliotecadieliza.blogspot.it/2013/07/un-libroun-filmhappy-family-di.html</a></span></span></em></div>
<div class="MsoNormal">
<em><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #191919; font-style: normal;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></em></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-79569226870363270272013-06-09T01:20:00.000+02:002013-06-09T01:20:52.594+02:00Johnny Depp day - La moglie dell'astronauta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl2ZY94hIQZht96GORfTUyPmtmiCXybTBmso6V-RXN3GtSnV0kM8kg6iiZESdnxPSUmb5MwiM4WWuY4CYEShucXk7xvLg0J4ibOKWi4XRcIUVYAgY2qsd4kd7Vs4MqvnfQXrVCuYdePbI/s1600/JohnnyDeppDay.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl2ZY94hIQZht96GORfTUyPmtmiCXybTBmso6V-RXN3GtSnV0kM8kg6iiZESdnxPSUmb5MwiM4WWuY4CYEShucXk7xvLg0J4ibOKWi4XRcIUVYAgY2qsd4kd7Vs4MqvnfQXrVCuYdePbI/s400/JohnnyDeppDay.gif" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nuovo post e nuovo giorno di festeggiamenti! Oggi infatti
compie gli anni quel bel tenebroso di Johnny Depp e noi cineblogger, come di
consueto, omaggiamo il suo mezzo secolo di età con le nostre recensioni. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per l’occasione ho scelto uno dei film meno noti (e tra poco
vedremo perché!) di Depp, ossia “La moglie dell’astronauta”, in cui è
protagonista insieme all’altrettanto bella Charlize Theron.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz9woy8P4ViWR1Ct7fGLki7xtHJRB9oQZ6z8_usSy7ku5zHM38B_2L6Z3X_MQFfmKPT3EA_H3Pcc0kqoztr2ovMGe9Z7l-jmFy0zRmSa5TZ8RfacwwP7gU4dlk3l_WCZZTzKSz1-Ulpg/s1600/266763.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz9woy8P4ViWR1Ct7fGLki7xtHJRB9oQZ6z8_usSy7ku5zHM38B_2L6Z3X_MQFfmKPT3EA_H3Pcc0kqoztr2ovMGe9Z7l-jmFy0zRmSa5TZ8RfacwwP7gU4dlk3l_WCZZTzKSz1-Ulpg/s320/266763.jpg" width="216" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il titolo in realtà già la dice lunga sulla trama: Jillian,
una maestra con un passato difficile alle spalle, ha finalmente trovato amore e
stabilità sposandosi con Spencer Armacost che di mestiere fa l’astronauta. Sfortunatamente
l’idillio viene interrotto da un brutto incidente che coinvolge Spencer durante
una delle sue missioni nello spazio e che fa perdere ogni traccia di lui e del
suo collega Alex per due minuti. Gli astronauti alla fine riescono a tornare a
casa dalle mogli, sani e salvi all’apparenza, ma decisamente cambiati nel modo
di comportarsi. Spencer, ad esempio, decide di punto in bianco di cambiare
professione e si mette a progettare un aereo comandato da due piloti. Alex
invece sembra soffrire di convulsioni e attacchi d’ira, episodi questi che lo
porteranno alla morte. Quando Jillian scopre di essere incinta di due gemelli
cerca di approfondire il rapporto col marito e tenta di capire cosa possa
essergli capitato in quei due minuti nello spazio, ma senza successo. Spencer
diventa sempre più strano e più diverso da quello che era prima, come se dentro
di lui ci fosse un’altra persona o forse…un altro essere!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHLafBdq5xxRZS5hjdk2DvqkrBUTpHei1UTVpZOwkSOKj6enUnoeKkEQrP8AP12fQxhjEQMZ_J17Vb-9Aof2JC3oXbQvUKIv9bUiKcp_q50H9tgacTCgync6kUfFXSBPwIM4af97ZizQ/s1600/49b75eb0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHLafBdq5xxRZS5hjdk2DvqkrBUTpHei1UTVpZOwkSOKj6enUnoeKkEQrP8AP12fQxhjEQMZ_J17Vb-9Aof2JC3oXbQvUKIv9bUiKcp_q50H9tgacTCgync6kUfFXSBPwIM4af97ZizQ/s320/49b75eb0.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La trama è intrigante, gli attori bravi e belli, eppure il
film, come si dice in gergo, non decolla. Il ritmo è terribilmente lento, forse perché si cerca di creare una suspense
che sia degna del genere thriller, ma il risultato è comunque zero tensione. Lo
spettatore infatti capisce quasi immediatamente cos’è successo al povero
Spencer e così passa tutto il resto del film ad attendere che ci arrivi anche
la candida Charlize, possibilmente prima di mettere al mondo due gemellini
verdi con le antenne! Il finale risolleva un po’ l’attenzione poiché non ci si
aspetta che l’alieno si trasferisca dal corpo di lui a quello di lei, ma il
tutto ripiomba poi nel clichè di una conclusione aperta all’ipotesi di un
secondo capitolo mai realizzato.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Eppure, nonostante le critiche, devo confessare di
aver rivisto questo pseudo thriller fantascientifico almeno una decina di
volte, ovvero ad ogni passaggio in tv. Il motivo è tanto semplice quanto
frivolo: è il film in cui Johnny Depp è in assoluto più sexy dopo “Chocolat” (almeno
nella mia classifica personale!) e io adoro quel suo lato oscuro nascosto
insieme all’espressione indisponente che qui ben si addicono al personaggio.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgukW0TVHgqzVCzGvxcFJAyCjprnIz4aITcNjSjKc0kzKqYbY3nBT9q-ZEmKCMo4T5cbNOlq4qtH5zDyR_mZJhKEDCkLv9O7vqxu1WRrlY-4qsUsBN6FeuCyfb_p1Ih_kIPBR1nJI0ZWw/s1600/download+(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgukW0TVHgqzVCzGvxcFJAyCjprnIz4aITcNjSjKc0kzKqYbY3nBT9q-ZEmKCMo4T5cbNOlq4qtH5zDyR_mZJhKEDCkLv9O7vqxu1WRrlY-4qsUsBN6FeuCyfb_p1Ih_kIPBR1nJI0ZWw/s1600/download+(1).jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcowoGrpDYv3p8NrbKd4mwSt6RMeTNp9OOjzjohNPGtsY3EvlPgwaigHcQdh_t9J2qCUiJhVOyjcC1Zpp6eD_vZVNnWo5shq4FsGHm9nwIsIkWonbPpeHjKydAgmKNU6WpFlK_ML9AQQ/s1600/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcowoGrpDYv3p8NrbKd4mwSt6RMeTNp9OOjzjohNPGtsY3EvlPgwaigHcQdh_t9J2qCUiJhVOyjcC1Zpp6eD_vZVNnWo5shq4FsGHm9nwIsIkWonbPpeHjKydAgmKNU6WpFlK_ML9AQQ/s1600/download.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questa non è poi di certo la sua interpretazione migliore,
ma che posso farci, non riesco ad essere molto oggettiva quando si parla di
Johnny, specialmente dal primo Gennaio di quest’anno, quando il suo calendario ha
trovato dimora fissa nella mia stanza (e dire che pensavo di aver ampiamente
superato la mia teenage!)…</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHrsMRx___iIkFUi5PerO6CCLvIGAs9aatvn4hyphenhyphen4Z_ekQNawkWof7ir344gpZQA6BuWVbJZS-eDbUeTaQ39R6sjWR6uMZoKsFPFwuwmIhrQ6cDJvVZzsazQybxjhhOL03AS4BmMuJrpw/s1600/Downloads1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="145" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHrsMRx___iIkFUi5PerO6CCLvIGAs9aatvn4hyphenhyphen4Z_ekQNawkWof7ir344gpZQA6BuWVbJZS-eDbUeTaQ39R6sjWR6uMZoKsFPFwuwmIhrQ6cDJvVZzsazQybxjhhOL03AS4BmMuJrpw/s400/Downloads1.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Sapevo che questo post si sarebbe trasformato in una
dichiarazione d’amore, quindi vi risparmio ulteriori divagazioni adolescenziali
e vi lascio agli altri post, certamente più seri, del Johnny Depp day.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://affarinostriinformand.blogspot.com/2013/06/il-compleanno-poco-segreto-di-johnny.html">50/50 Thriller</a></div>
<a href="http://bollalmanacco.blogspot.com/2013/06/johnny-depp-day-ed-wood-1994.html">Bollalmanacco di cinema</a><br />
<a href="http://combinazionecasuale.blogspot.com/2013/06/johnny-depp-day-la-vera-storia-di-jack.html">Combinazione casuale</a><br />
<a href="http://directorcult.blogspot.com/2013/06/johnny-depp-day-il-mistero-di-sleepy.html">Director's cult</a><br />
<a href="http://erameglioillibro.blogspot.com/2013/06/the-rum-diary-cronache-di-una-passione.html">Era meglio il libro</a><br />
<a href="http://frank-manila.blogspot.com/2013/06/johnny-depp-day-minuti-contati.html">Il Cinema spiccio</a><br />
<a href="http://incentralperk.blogspot.com/2013/06/johnny-depp-day-benny-e-joon.html">In central perk</a><br />
<a href="http://castellodiif.blogspot.com/2013/06/un-sogno-americano-in-serbo.html">Montecristo</a><br />
<a href="http://valemoviesmaniac.blogspot.com/2013/06/johnny-depp-day-edward-mani-di-forbice.html">Movies Maniac</a><br />
<a href="http://pensiericannibali.blogspot.com/2013/06/crai-baby.htm">Pensieri Cannibali</a><br />
<a href="http://recensioniribelli.blogspot.com/2013/06/johnny-depp-day-la-maledizione-della.html">Recensioni ribelli</a><br />
<a href="http://scrivenny.blogspot.com/2013/06/johnny-depp-day-donnie-brasco.html">Scrivenny</a><br />
<a href="http://insidetheobsidianmirror.blogspot.com/2013/06/la-nona-porta.html">The Obsidian Mirror</a><br />
<a href="http://triccotraccofobia.blogspot.com/2013/06/johnny-depp-day.html">Triccotraccofobia</a><br />
<a href="http://viaggiandomeno.blogspot.it/2013/06/buon-compleanno-mr-depp.html">Viaggiando (meno)</a><br />
<a href="http://whiterussiancinema.blogspot.com/2013/06/dead-man.html">White Russian Cinema</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com26tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-62059430183010337542013-05-31T08:00:00.000+02:002013-05-31T17:34:10.759+02:00Clint Eastwood day - J.Edgar<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu2-8QURWe_scnpxD2sIjAYgyh3kBEpjVkQTGfRe-doocN4OC0jHMURGdO53DZZFBYS95H28W-xomWwjM7rnwEFXrWmnNbMYVPNVpFtG935M6RgiSVukhEIY3QFrqbWiUTXWcW4PDYnA/s1600/clint+eastwood+day.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="165" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu2-8QURWe_scnpxD2sIjAYgyh3kBEpjVkQTGfRe-doocN4OC0jHMURGdO53DZZFBYS95H28W-xomWwjM7rnwEFXrWmnNbMYVPNVpFtG935M6RgiSVukhEIY3QFrqbWiUTXWcW4PDYnA/s400/clint+eastwood+day.png" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Che dire di un mostro sacro del cinema come Clint Eastwood?
Solo che un giorno in suo onore è assolutamente d’obbligo per noi cineblogger! </span><br />
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ripercorrere la sua vasta carriera non è facile, specie
perché Eastwood ha all’attivo numerosi film sia in qualità di attore che di
regista. Oggi però, nel giorno del suo ottantatreesimo compleanno, noi cinefili del web proviamo a coprire un
cospicuo numero di film da lui interpretati o diretti con le nostre recensioni.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzBISwNLsmnw3HRiPA6vNx5JDJTMsGuioc7RtIqAYh7b0B1M8em6-rb0GI37XJO3q3AlFD9iN4hAVOBVAK0GA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Personalmente non sono andata molto lontano nel tempo e ho
scelto l’ultimissima pellicola dell’Eastwood regista, ovvero il biopic “J.
Edgar”. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY_mV_IaZKxBhSRl7i74IRo2JVeBNia2v0iGZ_GtiAyClfh1X4sdQ4VcCaTw-RX_iVX8XwrcgSA1VTBADBjwYN3furqVWSVKUlWxr3TrVM7KB1Rr7VGB5K7P3Oe6w7a9oDvhGKW147Gg/s1600/j-edgar-poster-02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY_mV_IaZKxBhSRl7i74IRo2JVeBNia2v0iGZ_GtiAyClfh1X4sdQ4VcCaTw-RX_iVX8XwrcgSA1VTBADBjwYN3furqVWSVKUlWxr3TrVM7KB1Rr7VGB5K7P3Oe6w7a9oDvhGKW147Gg/s320/j-edgar-poster-02.jpg" width="207" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il film narra i più importanti avvenimenti della carriera di
John Edgar Hoover, il famoso direttore dell’FBI, dai suoi esordi nel 1919 fino
al 1972, anno della sua morte. A
raccontare il tutto è lo stesso protagonista, il quale, negli ultimi anni di
vita, cerca in tutti i modi, ma senza successo, un giovane agente del
dipartimento in grado di trascrivere le sue memorie. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ad essere sincera, non avevo mai approfondito prima la
figura di J. Edgar Hoover, ma lo conoscevo solo tramite brevi apparizioni come
personaggio secondario in altri film o serie tv (vedi “Gli intrighi del
potere”, “Nemico pubblico” o “I Kennedy”). Questo “Clint Eastwood day” ha quindi
rappresentato per me un’ottima occasione per andare a documentarmi sul suo
conto e sul gran pezzo di storia politica americana che lo ha visto partecipe. Devo
dire però che il film anche da solo basta a dare un’idea precisa di chi fosse
Hoover: Eastwood infatti tratteggia in modo perfetto tutti gli aspetti della sua
personalità, scavando a fondo il personaggio dal punto di vista psicologico,
pur mantenendosi nei tempi di durata classici di un lungometraggio. Mi ha
inoltre sorpreso il modo in cui il film riesce a restare neutrale rispetto a
luci ed ombre della figura di J. Edgar, sebbene sia interamente raccontato
proprio dal suo punto di vista. Questo è in parte merito di una struttura
sviluppata su diversi piani temporali che permettono allo spettatore di comprendere
i motivi sulla base dei quali Hoover agisce, poiché l’espediente del flashback
costituisce per il pubblico una finestra sul passato del personaggio. Il risultato di tutto ciò è un protagonista
forte pur con le sue fragilità, che emoziona, ma senza troppi sentimentalismi,
in linea perfetta con lo stile essenziale e senza fronzoli di Clint Eastwood. </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhByYGjMuvZInuBF_aVDShAsHlQ0Q9wk6ZHQPePANdMEBfXpH8QmnkO5absIJjf7fiFdkUfniGTiUf6jCSgK9cExtz9JdBqdF-uT9vvQBxCnxN2Z5xxYV8ZT1OVoUWLxCQk0sYJfKoskw/s1600/J_Edgar.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhByYGjMuvZInuBF_aVDShAsHlQ0Q9wk6ZHQPePANdMEBfXpH8QmnkO5absIJjf7fiFdkUfniGTiUf6jCSgK9cExtz9JdBqdF-uT9vvQBxCnxN2Z5xxYV8ZT1OVoUWLxCQk0sYJfKoskw/s320/J_Edgar.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La
buona riuscita del film però si deve anche ad un sempre straordinario Leonardo
Di Caprio, totalmente inadatto per la parte dal punto di vista fisico eppure al
cento per cento J. Edgar Hoover per quanto riguarda l’interpretazione. Secondo
me un attore è bravo quando guardandolo recitare smettiamo di vedere in lui la
celebrità e ci appare il solo personaggio. Ecco, a me Di Caprio piace per
questo: l’ho recentemente visto anche ne “Il grande Gatsby” (a breve la
recensione!) e pure in quel caso non ho pensato a “quello di Titanic” che mi
piaceva tanto in fase adolescenziale, ma solo a Jay Gatsby. </span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmdYBvPKj2PD0czaV3ScQLwFTvdNRPsZm_vkk7dy-FkUI9_sIFFDp8tetGeELNqmpP9HuhXkElqK_lC_jJDmA5Qpxrx909G1PD3vCzgqGmkoLXgUVM42SfmJ4zv84Pfq5BWb7uQ2stFA/s1600/J-Edgar-film.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmdYBvPKj2PD0czaV3ScQLwFTvdNRPsZm_vkk7dy-FkUI9_sIFFDp8tetGeELNqmpP9HuhXkElqK_lC_jJDmA5Qpxrx909G1PD3vCzgqGmkoLXgUVM42SfmJ4zv84Pfq5BWb7uQ2stFA/s320/J-Edgar-film.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">In generale ho apprezzato tutto il cast, con un particolare
occhio di riguardo per la grandissima Judi Dench, nei panni della tremendamente
severa e autoritaria madre del protagonista. Tra le parti secondarie invece, più
che citare il tanto osannato Ed Westwick, vorrei segnalare Dermot Mulroney, il
quale per una volta non interpreta il classico belloccio da commedia romantica,
ma si cala efficientemente in un oscuro e insidioso antagonista. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMo7af09Y9R2JZbKjLG5yfiYTnWhMNrIv0O0K5PwpE8_yCr1AOCyQ5V7986b3FM9N9xZdh5fYhv_gxYUjPu4g4vsdzn9QQyFMkEgY2kjx1M-bTn-DBfh8w7lUbJP4BweIsJtuibvq7iQ/s1600/j-edgar-blog-immagine.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMo7af09Y9R2JZbKjLG5yfiYTnWhMNrIv0O0K5PwpE8_yCr1AOCyQ5V7986b3FM9N9xZdh5fYhv_gxYUjPu4g4vsdzn9QQyFMkEgY2kjx1M-bTn-DBfh8w7lUbJP4BweIsJtuibvq7iQ/s320/j-edgar-blog-immagine.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWXd_FltYdpHiJ9NbR5O8yolmDDdPLb75QiKLRIotWk5FfmZOVblLADLKXYtaiOIytH1Fj5-znVWrT5p_yjVQlDja6XgDMXdJ-OZDN0NWJjiqx8HJlgu7nG3ddr7TkN_ELIsUWKZQQ3g/s1600/00000005_41.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWXd_FltYdpHiJ9NbR5O8yolmDDdPLb75QiKLRIotWk5FfmZOVblLADLKXYtaiOIytH1Fj5-znVWrT5p_yjVQlDja6XgDMXdJ-OZDN0NWJjiqx8HJlgu7nG3ddr7TkN_ELIsUWKZQQ3g/s1600/00000005_41.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il mio parere sul film, come avrete capito, è dunque
decisamente positivo e sono convinta che valga la pena vederlo, soprattutto
oggi in omaggio a Clint Eastwood.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">A proposito, le celebrazioni continuano nei seguenti blog:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
</div>
<a href="http://affarinostriinformand.blogspot.com/2013/05/fino-prova-contraria.html">50/50 Thriller - <i>Fino a prova contraria</i></a><br />
<a href="http://cinquecentofilmisieme.blogspot.com/2013/05/clint-estwood-day-i-ponty-di-madison.html">500 film insieme - <i>I ponti di Madison County</i></a><br />
<a href="http://bollalmanacco.blogspot.com/2013/05/clint-eastwood-day-mezzanotte-nel.html">Bollalmanacco di cinema - <i>Mezzanotte nel giardino del bene e del male</i></a><br />
<a href="http://combinazionecasuale.blogspot.com/2013/05/clint-eastwood-day-per-un-pugno-di.html">Combinazione Casuale - <i>Per un pugno di dollari</i></a><br />
<a href="http://directorcult.blogspot.com/2013/05/clint-eastwood-day-ispettore-callahan_30.html">Director's cult - <i>Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo</i></a><br />
<a href="http://erameglioillibro.blogspot.it/2013/05/assassinio-sulleiger-eiger-sanction-1975.html">Era meglio il libro - <i>Assassinio sull'Eiger</i></a><br />
<a href="http://hovogliadicinema.blogspot.com/2013/05/clint-eastwood-day-mystic-river.html">Ho voglia di cinema - <i>Mystic River</i></a><br />
<a href="http://frank-manila.blogspot.com/2013/05/clint-eastwood-day-la-recluta.html">Il cinema spiccio - <i>La recluta</i></a><br />
<a href="http://incentralperk.blogspot.com/2013/05/clint-eastwood-day-invictus.html">In central perk - <i>Invictus</i></a><br />
<a href="http://lafabricadeisogni.blogspot.com/2013/05/million-dollar-baby-clint-eastwood-day.html">La fabbrica dei sogni - Million dollar baby</a><br />
<a href="http://bradipofilms.blogspot.it/2013/05/hereafter-2010.html">Le maratone di un bradipo cinefilo - Hereafter</a><br />
<a href="http://castellodiif.blogspot.com/2013/05/safari-cinematografico.html">Montecristo - <i>Cacciatore bianco cuore nero</i></a><br />
<a href="http://valemoviesmaniac.blogspot.com/2013/04/clint-eastwood-day-gran-torino.html">Movies Maniac - <i>Gran Torino</i></a><br />
<a href="http://pensiericannibali.blogspot.com/2013/05/ch-ch-ch-ch-changeling.html">Pensieri Cannibali - <i>Changeling</i></a><br />
<a href="http://scrivenny.blogspot.it/2013/05/clint-eastwood-day-gli-spietati.html">Scrivenny - <i>Gli spietati</i></a><br />
<a href="http://triccotraccofobia.blogspot.com/2013/05/clint-eastwood-day.html">Triccotraccofobia - <i>Un mondo perfetto</i></a><br />
<a href="http://viaggiandomeno.blogspot.com/2013/05/clinteastwooday-fuga-da-alcatraz.html">Viaggiando (meno) - <i>Fuga da Alcatraz</i></a><br />
<a href="http://whiterussiancinema.blogspot.com/2013/05/space-cowboys.html">White Russian Cinema - <i>Space Cowboys</i></a><br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Happy Clint Eastwood day!</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com28tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-38886422908155552632013-05-13T22:08:00.000+02:002013-05-13T22:09:26.743+02:00Le interviste di BDE - Luigi Lo Cascio <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj9RVU3m3qZiJVH7otLE9zkGWlTpMUThK72A1-JCa5v2NK8undn93J_CYxZDJVzrj0_eQyMor8nWCywgcBwomA1PLlsmVzAnQOV1XhbbfYiqLmajBvi93x7jgXE7L2oQJCVH78Cj-8HQ/s1600/2013-04-20+23.17.51.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj9RVU3m3qZiJVH7otLE9zkGWlTpMUThK72A1-JCa5v2NK8undn93J_CYxZDJVzrj0_eQyMor8nWCywgcBwomA1PLlsmVzAnQOV1XhbbfYiqLmajBvi93x7jgXE7L2oQJCVH78Cj-8HQ/s640/2013-04-20+23.17.51.jpg" width="480" /></a> <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijuqwTr9Zzls_NUlhaV26JCbBofAWnj7Bmc3xDvsMrlQOOoN8SwiUeYMfOZRANlQzj1KH-1wh8X4j4jdsRR7j0ji1yWBjEeA_C7vg8PeoCqRkUX3VBKjwKfRXCN4mcu_ZAGbNsMu7v8Q/s1600/2013-04-20+23.17.30.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijuqwTr9Zzls_NUlhaV26JCbBofAWnj7Bmc3xDvsMrlQOOoN8SwiUeYMfOZRANlQzj1KH-1wh8X4j4jdsRR7j0ji1yWBjEeA_C7vg8PeoCqRkUX3VBKjwKfRXCN4mcu_ZAGbNsMu7v8Q/s640/2013-04-20+23.17.30.jpg" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Luigi Lo Cascio al cinema "Zenith" di Perugia il 20/04/2013</td></tr>
</tbody></table>
<a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Avete presente com’era andare al cinema prima della
diffusione dei multisala? A Perugia, la mia città, teniamo in vita quel ricordo
grazie al cinema “Zenith”, l’unico ad aver resistito alla migrazione di tutte
le sale dal centro storico al centro commerciale, probabilmente perché si è
sempre distinto per una programmazione di particolare spessore qualitativo. Ebbene,
questo piccolo angolo di paradiso cinefilo ha realizzato quest’anno la seconda
edizione della rassegna “Kill it”
dedicata al cinema italiano, che è stata aperta proprio da un incontro con Luigi
Lo Cascio. Io ero presente (grazie al buon Giuseppe di </span><a href="http://www.ilbuioinsala.blogspot.it/">http://www.ilbuioinsala.blogspot.it/</a><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"> che mi ha segnalato l’evento!) e
da brava cineblogger ho riportato tutta l’intervista che è stata fatta all’attore
siciliano sul mio taccuino ed ora la riscrivo qui per voi lettori. Le domande
sono state formulate da uno dei membri dello staff del cinema e dal pubblico in
sala dopo la proiezione del film “La città ideale”, mentre le risposte di Lo
Cascio sono state da me sintetizzate per adattarsi meglio alla forma scritta.</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Se siete interessati alla mia opinione sul film in
questione vi lascio qui di seguito il link della recensione che ho scritto per
il portale online “Storia dei film”:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://www.storiadeifilm.it/drammatico/drammatico/luigi_lo_cascio-la_citta_ideale(bibi_film_rai_cinema-2012).html">http://www.storiadeifilm.it/drammatico/drammatico/luigi_lo_cascio-la_citta_ideale(bibi_film_rai_cinema-2012).html</a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPltbTh9tW6rEqxsHNdy0twOe2z3FNklZjqIi6WQb_cWpI8xuqsXx3F3OTYFz4Qo6SPdhPm4JtDtmF6yZkOTsygkjPbMe7Ynk5ijpboX5gbm1vJeAX1Ccmdc6oD7OxJubMuG6U-mEYHA/s1600/La+citt%C3%A0+ideale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPltbTh9tW6rEqxsHNdy0twOe2z3FNklZjqIi6WQb_cWpI8xuqsXx3F3OTYFz4Qo6SPdhPm4JtDtmF6yZkOTsygkjPbMe7Ynk5ijpboX5gbm1vJeAX1Ccmdc6oD7OxJubMuG6U-mEYHA/s320/La+citt%C3%A0+ideale.jpg" width="222" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: cyan; color: blue; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Attenzione! L’intervista contiene spoiler, quindi leggete
solo se avete già visto il film!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>Perché una scelta d’argomenti
così forte per il suo esordio alla regia? </b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Negli
ultimi tempi<b> </b>si tende a vedere il
cinema solo come forma d’intrattenimento, io invece credo sia più simile ad un
momento di catarsi: lo spettatore si identifica nei personaggi e nelle loro
vicende ed esce così dalla sala cinematografica arricchito di sentimenti e
riflessioni, siano essi positivi o meno.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>Alcuni critici hanno visto
un senso politico nel suo film. Lei è d’accordo? </b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Quando ho presentato il film a Venezia, i
critici lì presenti, in difficoltà sul tipo di genere da attribuire al film, lo
definirono come un “Giallo morale”. Questa definizione in effetti fa risaltare
il tema dello scontro con le istituzioni ed in questo senso posso affermare che
una certa connotazione politica c’è, ma è comunque un fattore secondario, non
fondamentale.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>Molti hanno visto nel
film ispirazioni kafkiane, ma c’è anche molto di Pirandello. Conferma? </b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Confesso di essermi avvicinato alla lettura
di Pirandello solo dopo aver terminato le riprese del film, ma in effetti sono
rimasto sorpreso anch’io nello scoprire che molti concetti e personaggi
sembravano davvero quelli del mio film!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>Alcune inquadrature
fanno sembrare il protagonista piccolo di fronte alle istituzioni. E’ un
effetto voluto? </b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Assolutamente si!
Il film si apre con la marcia trionfale del protagonista per lasciare intendere
quanto egli si senta padrone della sua vita. In seguito però, dopo che l’incidente
ha distrutto la sua “città ideale”, Michele perde il controllo degli
avvenimenti e il suo nervosismo crescente è stato reso con dei primi piani
sempre più fitti.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>Come mai ha scelto di
lasciare il finale in sospeso? </b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Le ultime scene fanno sorgere nel
pubblico la domanda “Ma chi gliel’ha fatto fare?”. Ecco, ho voluto lasciar
decidere allo spettatore se il protagonista alla fine si sia pentito o meno
della sua buona azione. Certo, la scena in cui Michele vede alcuni dipendenti
del tribunale tirarsi i fascicoli in senso circolare e ripetitivo ha un grande
valore: suggerisce al protagonista una visione dall’esterno della sua vicenda.
In quel momento è come se egli prendesse finalmente coscienza di quanto gli è
accaduto e rivalutasse le cose da un punto di vista più oggettivo. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-84346769108257871862013-04-25T00:24:00.000+02:002013-04-25T00:24:14.119+02:00Il volto di un'altra - Crudelia Demon cambia faccia<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF9ow5eblkM1RIFHc9bqFFKtgnW0EnD_hXSVGJf63K2YwoXF_0QZrVlnpmO8kdeXcxH5XPSwy497qqWhWUudr5yrgWVfpGhj7shbnotPQ-AopL77T9NfWVORfgeVvw2YiIIvHuPofF2g/s1600/Festival-di-Roma-2012-Il-volto-di-unaltra-trailer-del-film-di-Pappi-Corsicato.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF9ow5eblkM1RIFHc9bqFFKtgnW0EnD_hXSVGJf63K2YwoXF_0QZrVlnpmO8kdeXcxH5XPSwy497qqWhWUudr5yrgWVfpGhj7shbnotPQ-AopL77T9NfWVORfgeVvw2YiIIvHuPofF2g/s320/Festival-di-Roma-2012-Il-volto-di-unaltra-trailer-del-film-di-Pappi-Corsicato.jpg" width="320" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdWMa7dqcUi5Llo2oUu5t-Q89MKxWGAm4je6eiY6G_6N7Jb52JYIfNgy9Mdmucf2Zv5lFz0yk10P5VfM7nLmN1n-qXz7QugkbA2iXvw1YaGO5kPZ9sLwTvqi3Z7hRGQYyGURAGrdMPag/s1600/7093-18.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdWMa7dqcUi5Llo2oUu5t-Q89MKxWGAm4je6eiY6G_6N7Jb52JYIfNgy9Mdmucf2Zv5lFz0yk10P5VfM7nLmN1n-qXz7QugkbA2iXvw1YaGO5kPZ9sLwTvqi3Z7hRGQYyGURAGrdMPag/s320/7093-18.jpg" width="320" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questa battuta rappresenta
alla perfezione il tono su cui la commedia di Pappi Corsicato è
costruita, ovvero un’ironia sottile ma costante che fa sorridere e allo stesso
tempo riflettere lo spettatore.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La trama è semplice e, se vogliamo, anche un po’ trita:
Bella è la popolare conduttrice di uno show televisivo sulla chirurgia estetica
nel quale si serve delle competenze professionali del marito Renè, abile
chirurgo plastico. Dopo esser stata licenziata bruscamente dal programma a
causa di un calo negli ascolti, dovuto
probabilmente alla monotonia del suo viso dai lineamenti perfetti, la Bella-issima
protagonista subisce un incidente stradale. In pratica un manovale impiegato
nella clinica di suo marito fa per sbaglio cadere uno dei wc che stava trasportando sopra la macchina
di lei. Il ragazzo, impaurito nel vedere la donna col volto coperto di sangue,
cancella le prove della sua colpevolezza e si finge un semplice soccorritore. Giunta
così alla clinica di suo marito, Bella subisce un lungo intervento al termine
del quale Renè dichiara sconvolto ai giornalisti che la moglie rimarrà per
sempre sfigurata. Questa è la versione ufficiale, ma in realtà i coniugi sono
d’accordo nel fingere che il volto di lei sia rimasto deturpato al fine di
ottenere un risarcimento milionario dall’assicurazione e di far riavere a Bella
il suo lavoro dopo che questa si sarà sottoposta ad un’ ulteriore operazione
del marito che le donerà così “il volto di un’altra”dinanzi alle telecamere
dello show. Ovviamente non sarà facile nascondere a reporter e curiosi accorsi
sul luogo che sotto la maschera di bende Bella cela un viso sempre perfetto,
intaccato solo da lievi escoriazioni e ciò genererà tutta una serie di gag dal
contenuto dolce amaro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5uAcdAHNYpAXlykvP-7XmRwxvWZ9lWe_RuPxXRDDPo22RUplHb5oG6I72VQm1rKTSxZrVrkyuHzglefSkAw_b16KVIts5ynS5v9tUN0Nk_vYBbvKb6vyMoMqCTFesWYer67tpGr1kGw/s1600/laura-chiatti-ne-il-volto-di-un-altra_hg_full_l.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5uAcdAHNYpAXlykvP-7XmRwxvWZ9lWe_RuPxXRDDPo22RUplHb5oG6I72VQm1rKTSxZrVrkyuHzglefSkAw_b16KVIts5ynS5v9tUN0Nk_vYBbvKb6vyMoMqCTFesWYer67tpGr1kGw/s320/laura-chiatti-ne-il-volto-di-un-altra_hg_full_l.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questo perché l’ironia c’è, ma è volta ad evidenziare quel certo cinismo
insito nel mondo della bellezza a tutti i costi che ogni giorno la televisione
ci propina. Quindi, dietro una facciata di algido sarcasmo si nascondono spunti
di riflessione tanto interessanti quanto già ampiamente trattati in numerosi
altri film. Sia sul tema della chirurgia
estetica che su quello del rapporto fra pubblico e celebrità, infatti, possono
essere annoverati prodotti come “La morte ti fa bella”di Zemeckis, “Nip/Tuck”
di Ryan Murphy e “Reality” di Matteo Garrone, anche se i riferimenti
cinematografici non si fermano qui. Il film in questione infatti racchiude in sé
numerose citazioni, a cominciare dal wc e dal meteorite che colpiscono l’auto
di Bella: non ricorda forse questo episodio la morte della protagonista del
telefilm “Dead like me”, la quale veniva
uccisa da un detrito spaziale che poi si rivelava essere la tavoletta di un
servizio igienico? E ancora, la pelliccia
che Renè regala a sua moglie sembra la rivisitazione di quella indossata
da Crudelia Demon, mentre il bizzarro minibar che il chirurgo ha nel suo studio
è un mezzo busto femminile bianco molto simile ai distributori di “latte più” del
celebre film di Kubrick “Arancia meccanica”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2IOHFpcn369OCbbNQ2OA6OZP0cXj2tgNZQefH96RCi-oquG4hzHnqnI64ems6hs3jmucCHOLvSpDoy95RywgMprOVnApbeoN-B6tsepj9Zo7KltpW7NWmkPTUCLqdRvibfU7B6NU8aQ/s1600/Il-volto-di-un-altra-film1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2IOHFpcn369OCbbNQ2OA6OZP0cXj2tgNZQefH96RCi-oquG4hzHnqnI64ems6hs3jmucCHOLvSpDoy95RywgMprOVnApbeoN-B6tsepj9Zo7KltpW7NWmkPTUCLqdRvibfU7B6NU8aQ/s320/Il-volto-di-un-altra-film1.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> Insomma, i precedenti cui la
pellicola attinge, volutamente o meno, sono tanti, ma l’apporto creativo è
costituito sicuramente dall’atmosfera surreale e fiabesca realizzata con un’ottima
scenografia ed una fotografia a dir poco abbagliante. Inoltre vi sono scene davvero
geniali che riguardano la clinica estetica, in cui tutto è rappresentato come
un immenso paradiso della bellezza eterna, anche se i suoi abitanti, come per
contrappasso, sembrano più delle mummie che degli angeli! Nel finale poi
assistiamo ad una vera e propria punizione di questi esseri bendati: vengono
infatti sommersi dal letame a causa dello scoppio delle tubature fognarie all’interno
dell’edificio della clinica. Questo evento va a colpire simbolicamente tutti
quelli che avevano fatto della perfezione estetica la loro unica ragione di
vita. La sola a salvarsi sia dall’inondazione che dal successivo secondo
incidente è infatti proprio la protagonista, poichè ella si è evoluta in
extremis in quanto a profondità psicologica. La conclusione del film ha quindi
un valore fortemente morale, espresso però sempre con la consueta ironia che
caratterizza tutta la pellicola.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjasYcfYaLZsXy50sBjMnP7OQaWGjBNv9Uj9zf182_f206JZhKWgdEUQYyI8ACOvL4YZligYDVvAob8TS5QPn9TprfKWwJdXNnDLv4lpjMgNHFcRBvWW6e9AAQ7NEcZi4vQXv48tiIH-w/s1600/MG_7677.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjasYcfYaLZsXy50sBjMnP7OQaWGjBNv9Uj9zf182_f206JZhKWgdEUQYyI8ACOvL4YZligYDVvAob8TS5QPn9TprfKWwJdXNnDLv4lpjMgNHFcRBvWW6e9AAQ7NEcZi4vQXv48tiIH-w/s320/MG_7677.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per quanto riguarda il cast invece, Laura Chiatti e
Alessandro Preziosi sono fisicamente azzeccati per i loro ruoli, ma pur non essendo
proprio pessimi a livello recitativo, le loro interpretazioni risultano comunque
eccessivamente caricate, tanto che non si capisce se l’effetto macchietta sia
proprio voluto o semplicemente accidentale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">“Il volto di un’altra” è in definitiva un film che si
apprezza per la sua componente sarcastica e per l’ottima ambientazione
surreale, ma le tematiche portanti non sono proprio originali né sono state trattate
in modo peculiare. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs6CjPDwAYPKQwfH5PIxE_AN44ux_ufNslPlDfACQU9VlADRRiVjiHgPjGXjwZTKDWxbUAoPiBJamGk6WKvTfw5NbRVR4DTf7XxbIMEq_XX3RtxNY5kF6_G3L8oNEnJfFOdHZe4CbuUQ/s1600/Festival-di-Roma-2012-Il-volto-di-unaltra-trailer-del-film-di-Pappi-Corsicato-001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs6CjPDwAYPKQwfH5PIxE_AN44ux_ufNslPlDfACQU9VlADRRiVjiHgPjGXjwZTKDWxbUAoPiBJamGk6WKvTfw5NbRVR4DTf7XxbIMEq_XX3RtxNY5kF6_G3L8oNEnJfFOdHZe4CbuUQ/s320/Festival-di-Roma-2012-Il-volto-di-unaltra-trailer-del-film-di-Pappi-Corsicato-001.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsgvFaGHaXIjnRYaJD86pFdcVzj-a5P3vqbvhzLudIpB4_jTsAVWJr1qZa74LLPDvvW7dQUOgNUBzS5NpVyThqVkoSY5jpNNoVuqkVagoTfdAEQLEEgM5faMFiExIpMCshwCxeNspPpw/s1600/the+sweet+escape+collection+009-001.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsgvFaGHaXIjnRYaJD86pFdcVzj-a5P3vqbvhzLudIpB4_jTsAVWJr1qZa74LLPDvvW7dQUOgNUBzS5NpVyThqVkoSY5jpNNoVuqkVagoTfdAEQLEEgM5faMFiExIpMCshwCxeNspPpw/s320/the+sweet+escape+collection+009-001.jpg" width="249" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-70677457491880774142013-04-14T22:25:00.000+02:002013-04-14T22:25:57.102+02:00Bianca come il latte, rossa come il sangue - Ridiamoci su!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRHX64JxvrdrC3-rtgyVcCG0XlH5QpDA3QOndpszPBF3xm2R-bK8E2dH3XmR6pMyRhXWQS5e_1rxRg1uvz4glFffbc3XB8qjd1Uph5JyZaRZqg-PPUhDXZtwv2xZGkOzBa8i8QWeeJtA/s1600/bianca-come-il-latte-rossa-come-il-sangue_cover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRHX64JxvrdrC3-rtgyVcCG0XlH5QpDA3QOndpszPBF3xm2R-bK8E2dH3XmR6pMyRhXWQS5e_1rxRg1uvz4glFffbc3XB8qjd1Uph5JyZaRZqg-PPUhDXZtwv2xZGkOzBa8i8QWeeJtA/s320/bianca-come-il-latte-rossa-come-il-sangue_cover.jpg" width="224" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ed eccomi di nuovo qui a parlarvi di un film tratto da un libro
che ho profondamente amato, come nel mio primo post (</span><a href="http://bettedaviseyes-recensionifilm.blogspot.it/2013/03/hunger-games-libro-o-film.html#more" style="text-align: center;">http://bettedaviseyes-recensionifilm.blogspot.it/2013/03/hunger-games-libro-o-film.html#more</a><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"></span></div>
<a name='more'></a><div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questa volta si tratta di “Bianca come il latte, rossa come
il sangue”, l’ultimo lavoro del regista italiano Giacomo Campiotti, nome noto
soprattutto per miniserie tv come “Zivago” (con la famosa Keira Knightley), “Bakhita”
o “Preferisco il paradiso” da lui dirette. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il film è tratto dall’ omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia,
libro che mi ha davvero colpito per la profondità delle riflessioni e per la
scorrevolezza della scrittura. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Protagonista è Leo, un sedicenne qualunque innamorato di una
ragazza dai bei capelli rossi, Beatrice, la quale però non è a conoscenza di
questi sentimenti. In seguito Leo viene a scoprire tramite la sua migliore
amica, Silvia, che la ragazza dei suoi sogni è malata di leucemia. A questo
punto il protagonista, che già aveva un pensiero tutto suo riguardo i colori
bianco e rosso (caratteristici della malattia che affligge Beatrice) attraversa
una crisi interiore che affronterà solo grazie ad un suo insegnante, a Silvia, l’amica da sempre innamorata di lui,
ma soprattutto grazie alla stessa Beatrice. Il protagonista uscirà da questa
storia profondamente cresciuto e maturato, tanto da riuscire finalmente a
focalizzare il suo sogno di vita e a realizzarlo.</span></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_nMo9N7SI7kBv1z7gxSsoNqEhVgXv7fcdyWKor7dv6wSrTIgHw8SCC7Js75OdBoiCYw7otTwEj6lRFko6oJw1AU9CsDvp7kNRa9zNAc0iE9sTBrGj2kHv02J3U9FZCkwbFKV_AED2HA/s1600/BiancaRossaFilm.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_nMo9N7SI7kBv1z7gxSsoNqEhVgXv7fcdyWKor7dv6wSrTIgHw8SCC7Js75OdBoiCYw7otTwEj6lRFko6oJw1AU9CsDvp7kNRa9zNAc0iE9sTBrGj2kHv02J3U9FZCkwbFKV_AED2HA/s400/BiancaRossaFilm.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La storia narrata nel libro è davvero commovente, cosa che
invece non si può dire del film, molto più incentrato sui toni della commedia
che su quelli drammatici. E’ la prima volta che mi capita di vedere un tale
stravolgimento di genere nel passaggio da carta a pellicola e devo dire che la
cosa ha avuto su di me un effetto tutt’altro che positivo. Che la trama venga
un po’ ritoccata uno se lo aspetta, ma che venga tratta una commedia da un
romanzo di formazione per lo più drammatico, no! E comunque anche l’ordine
degli eventi non è di certo fedele al libro. Trovo in particolare che la scena
finale, quella in cui dopo il funerale di Beatrice i ragazzi si riuniscono per
festeggiare la fine della scuola ballando e cantando, sia totalmente fuori
luogo e troppo in stile musical adolescenziale. L’unica cosa che si salva è la
caratterizzazione dei personaggi, soprattutto del protagonista: Leo sembra prender
vita direttamente dalle pagine scritte da D’Avenia, sia per l’aspetto fisico
che per i modi di fare. Filippo Scicchitano, l’attore interprete del protagonista,
si è rivelato, contro tutte le mie aspettative, non solo all’altezza del ruolo
ma anche abile nel rendere il tormento interiore del personaggio e
contemporaneamente la sua spensieratezza adolescenziale. In generale comunque
ho apprezzato tutto il cast, anche se non ho condiviso la scelta di far
interpretare Beatrice ad una francese (Gaia Weiss), che seppur perfetta
fisicamente per la parte, ha dovuto apportare al ruolo una connotazione
straniera non presente nel libro. Bravo anche Luca Argentero nella parte del “Sognatore”,
il professore motivato e motivante che aiuta Leo nel suo percorso di
formazione, figura questa fondamentale nel libro, ma leggermente svilita nel
film.</span></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiI464XohOBmoJA-N4WheEfltb2ui_9oSIuPSEhh9A-T9vpjdNJjBKTU1YL4j7crR8LkLnLyJgYQOoEGTNJa1jpNnHKARIi07FbpZKhF8pEsOTGkZwCO0OX-gYMuyyRG2bC-vAOaLQQQ/s1600/bianca-come-il-latte-rossa-come-il-sangue-film.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiI464XohOBmoJA-N4WheEfltb2ui_9oSIuPSEhh9A-T9vpjdNJjBKTU1YL4j7crR8LkLnLyJgYQOoEGTNJa1jpNnHKARIi07FbpZKhF8pEsOTGkZwCO0OX-gYMuyyRG2bC-vAOaLQQQ/s320/bianca-come-il-latte-rossa-come-il-sangue-film.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Si nota comunque la buona qualità della regia, specie nei
bei cambi scena e nell’attenzione per i dettagli: Leo, ad esempio, indossa
spesso una maglietta con la stampa di un leone, buon espediente questo per
spiegare meglio il personaggio.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitdsFStWpc4zLNyQbI4sagYZcMRUaCETqh22XADjAx9sQPDeMhM5w8mASHpCGJH0y-2jSlYLSXGxeBlFFsj7Urf7aCC3w5d-228yBXjkdFvhdtlSholFThPOzCn5K4q_aaEVkKbq03ZA/s1600/bianca_latte_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitdsFStWpc4zLNyQbI4sagYZcMRUaCETqh22XADjAx9sQPDeMhM5w8mASHpCGJH0y-2jSlYLSXGxeBlFFsj7Urf7aCC3w5d-228yBXjkdFvhdtlSholFThPOzCn5K4q_aaEVkKbq03ZA/s320/bianca_latte_500.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">In definitiva il film si apprezza in quanto commedia
godibile e ben fatta, ma ci si deve scordare del tutto del libro, altrimenti
certe domande sorgono spontanee: che fine ha fatto la riflessione su quei temi
portanti dello scritto di D’Avenia come la vita, la morte, i sogni e Dio? Tutti
questi argomenti non vengono omessi, ma estremamente trascurati a favore di
quello scopo che gli autori latini chiamavano “risum movere”. Il fine è
solamente quello di alleggerire la parte riflessiva e rendere tutto il più
mirato possibile ad un pubblico adolescente. Hanno dunque trasformato un ottimo
libro in un’ottima operazione commerciale (complici anche le canzoni dei Modà
come colonna sonora) ma in fondo mi chiedo: c’era proprio bisogno dell’ennesima commedia
per liceali? Non si poteva tentare una strada lievemente più impegnata? A voi l’ardua
sentenza! </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-4456424724390657712013-04-09T22:49:00.002+02:002013-04-09T22:49:50.824+02:00Mangia, prega, ama - ...e trovati un hobby!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm8UPq7WPJ5RE5jQ17mPkKqbNtCxn2TlikNmCjIS1MPlyQN7t-LSS8L_FMRSQAKO4clqTR5CryrkAvdaZvv6C68TOuwDSZvlroVhyKxabdJ0_RQlfZ-wta3IUpgVW05gEA4VoGl8lqIQ/s1600/mangia+prega+ama.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm8UPq7WPJ5RE5jQ17mPkKqbNtCxn2TlikNmCjIS1MPlyQN7t-LSS8L_FMRSQAKO4clqTR5CryrkAvdaZvv6C68TOuwDSZvlroVhyKxabdJ0_RQlfZ-wta3IUpgVW05gEA4VoGl8lqIQ/s320/mangia+prega+ama.jpg" width="222" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Cosa avete fatto a Pasquetta(domanda tormentone del
periodo!)? Io,dopo le scorribande e le abbuffate tipiche di quel
giorno,indovinate? Ho visto un film, ovviamente!</span></div>
<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questa volta la
pellicola in oggetto è stata “Mangia, prega,ama” di Ryan Murphy, uscita nel
2010.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il film è stato trasmesso in prima serata da La7 e io, non
avendolo mai visto prima, ma avendone sentito molto parlare, mi sono incollata
davanti allo schermo per tutte le due ore e più di durata (sono una temeraria,
lo so! XD).</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La storia è quella narrata dalla scrittrice americana
Elizabeth Gilbert nell’omonimo libro, un romanzo autobiografico frutto dell’esperienza
della donna in vari paesi del mondo alla ricerca del suo equilibrio interiore.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il personaggio principale, interpretato da una sempre splendida Julia Roberts, è
dunque la scrittrice stessa, che nel film ci viene presentata come la classica
newyorkese di successo alla quale non
manca nulla, carriera avviata e marito affettuoso inclusi. Nella vita di
Elizabeth quindi sembra mancare una sola cosa: la felicità? No! La risposta è:
i problemi veri! Così di punto in bianco la bella scrittrice, dopo una serie di
elucubrazioni mentali consumate di notte nel bagno di casa sua, decide di
lasciare il povero e ignaro marito, non perché non ne sia innamorata, ma perché
stanca di fare la moglie. Dopo una breve relazione con un giovane e sexy (è
James Franco!) aspirante attore, la Gilbert decide di mettersi alla ricerca di
qualcosa, anche se neanche lei sa bene di cosa.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNNY-tiQDnLmMZguPkSbKRMUeh2dSE08lFdNeNGKb5HX3w3meCoEh2UC7BCPeobk4ijQTZG327_1pYPA7KLseTEz1WknXsJkcWxXqhHoAOzA-Yo_Xc0KKpHqCmLV6_gEFyvYWr8Nh6DA/s1600/20100926_mangiapregaama.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNNY-tiQDnLmMZguPkSbKRMUeh2dSE08lFdNeNGKb5HX3w3meCoEh2UC7BCPeobk4ijQTZG327_1pYPA7KLseTEz1WknXsJkcWxXqhHoAOzA-Yo_Xc0KKpHqCmLV6_gEFyvYWr8Nh6DA/s320/20100926_mangiapregaama.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Intraprende così un lungo viaggio di cui la prima tappa è la
nostra Italia…la nostra povera Italia! Si perché già dal titolo di questa
destinazione (“mangia”) si può capire che tipo di immagine viene data del
nostro paese: la terra “del dolce far niente e degli spaghetti”, che tradotto
sarebbe “degli scansafatiche e degli ingordi”! L’appartamento romano in cui
Elizabeth soggiorna è gestito da un’anziana signora con un marcato accento
siciliano (a Roma?) e non è dotato di acqua corrente, i passanti incontrati per
strada sparano chiassose volgarità alle donne che vedono e in tutto questo c’è
ancora spazio per mangiarsi un gelato accanto a due suore o una pizza a Napoli.
In sintesi questa enorme montagna di luoghi comuni italiani serve solo a far
capire alla protagonista che mettere su qualche chilo non è poi una tragedia.
Attraverso il buon cibo passa quindi l’accettazione del proprio corpo e di
conseguenza la conquista di una maggiore fiducia in se stessi.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg55TNHF7GGBwZT7KQTUVdQXsMkpt7MsFGgzbYfHbvbcv7BdUmOEoqay_duTagu3MFV9troi2nEiJvZlNnDu1eH_McYR3KIDWbTh37b2iK7QUUEizl4-F2GoBjVwfTaicLFZ0E7vM0NBw/s1600/julia_roberts_mangia_prega_ama_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg55TNHF7GGBwZT7KQTUVdQXsMkpt7MsFGgzbYfHbvbcv7BdUmOEoqay_duTagu3MFV9troi2nEiJvZlNnDu1eH_McYR3KIDWbTh37b2iK7QUUEizl4-F2GoBjVwfTaicLFZ0E7vM0NBw/s320/julia_roberts_mangia_prega_ama_3.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Viene poi la volta dell’India, dove la parola chiave è “prega”; qui, attraverso
lunghe sedute di meditazione, la scrittrice rivive il suo passato e impara ad
accettarlo mettendo ordine nella sua mente. Si comincia a capire che ciò che
sta cercando è proprio un po’ di stabiltà mentale, anche se non è chiaro cosa
le serva per raggiungerla né da cosa derivi questa sua confusione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbXiqYtBUybL4wTfuGIgzv03VL9Ev7Ze26dJuZUnChGYSi8vL57aE-LV7W9q8WFQn9EOJTk_QqqGzDjRJiggxyW9BXe_hgFYGW_KqqHrUwDzDkZ8_9WU3A-aTHJARCu2bUKYaOV8Qn0g/s1600/Mangia-prega-ama_scaledownonly_638x458.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbXiqYtBUybL4wTfuGIgzv03VL9Ev7Ze26dJuZUnChGYSi8vL57aE-LV7W9q8WFQn9EOJTk_QqqGzDjRJiggxyW9BXe_hgFYGW_KqqHrUwDzDkZ8_9WU3A-aTHJARCu2bUKYaOV8Qn0g/s320/Mangia-prega-ama_scaledownonly_638x458.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Proprio con questi interrogativi Elizabeth approda infine a
Bali, posto in cui alla meditazione aggiunge alcune sedute con uno sciamano
locale, molto più trendy del classico psicologo, no? Insomma, grazie ad una
serie di fortunate coincidenze incontra l’affascinante Felipe (Javier Bardem,
irresistibile nel simulare l’accento portoghese del personaggio) e se ne
innamora (“ama” appunto), ma questa volta non vuole sbagliare: ora che ha
trovato un certo equilibrio interiore non intende sconvolgersi testa e cuore
buttandosi in un nuovo amore. Sarà il suo sciamano sdentato di fiducia a
convincerla che “perdere l’equilibrio per amore è parte della vita equilibrata”.
E così via allo sdolcinato lieto fine in cui i due innamorati se ne vanno verso
l’orizzonte a bordo di una barca.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgilVmJY2dXZZ9paSXQ_a1_CeFVcJVLmHEEexz1SJ6nqqrNnvzAlzNV_3-Ql2zNzGCof59atVfbwDGWQNdBo8YCiOvNzo8CUtmK6i7LBSDXyxMd81IAnvDWr7ju2ShmSvhaMBw9CLkaLg/s1600/11073.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgilVmJY2dXZZ9paSXQ_a1_CeFVcJVLmHEEexz1SJ6nqqrNnvzAlzNV_3-Ql2zNzGCof59atVfbwDGWQNdBo8YCiOvNzo8CUtmK6i7LBSDXyxMd81IAnvDWr7ju2ShmSvhaMBw9CLkaLg/s320/11073.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il film, come avrete capito, è completamente incentrato sulla
figura della protagonista ed è per questo che non l’ho particolarmente amato, perché
il suo personaggio trasmette insofferenza, ma non quella di chi cerca una
crescita spirituale ed emotiva, quanto piuttosto l’insoddisfazione di una che
ha tutto eppure non le basta e al posto di farsi un’autoanalisi come farebbe
una qualsiasi altra persona, avendo lei le possibilità economiche, scappa e rifugge
così i suoi problemi da essa stessa creati.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Quello che sembra un percorso formativo, supportato dal
topos del viaggio come metafora della maturazione interiore, è solo questo in
realtà: la fuga di una donna in crisi ormonale che risolve tutto con l’ennesimo
fidanzato. Decisamente irritante e deludente!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-31184969081601805512013-04-02T22:21:00.001+02:002013-04-02T22:21:51.458+02:00Upside down - Quando l'amore unisce due mondi opposti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvYZNhwaOfGFTls9vULrH3wiuX3PQaaIz3hDtYVS7diKwJkaZgfEFB3n6JtQIcLjr35SmVBV2Ar3am5ZsYBFH6oG-7EX5Jc2Y9Zb7ZOTGOtqSKY71-d7W1aeMxnJnqaHu47Rw7IYuldg/s1600/Upside-Down.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvYZNhwaOfGFTls9vULrH3wiuX3PQaaIz3hDtYVS7diKwJkaZgfEFB3n6JtQIcLjr35SmVBV2Ar3am5ZsYBFH6oG-7EX5Jc2Y9Zb7ZOTGOtqSKY71-d7W1aeMxnJnqaHu47Rw7IYuldg/s320/Upside-Down.jpg" width="249" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">“Upside down” era uno dei film che più volevo vedere tra
quelli al cinema nell’ultimo periodo. Mi
ha attirato fin da subito, ovvero da quando ho notato per la prima volta (mesi
fa) il trailer,in quanto sono consapevole della mia passione per le storie di
amanti separati.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></div>
<a name='more'></a><div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> In effetti la trama,
per quello che riguarda la storia d’amore, ricalca il classico e ormai logoro
copione alla “Romeo e Giulietta”: Adam (Jim Sturgess) e Eden (Kirsten Dunst) sono
innamorati,ma non possono stare insieme per il fatto che appartengono a due pianeti
diversi posizionati l’uno accanto all’altro,tanto vicini da consentire ai due
ragazzi di toccarsi eppure separati da una legge di gravità opposta che non
permette il passaggio da un mondo all’altro se non per poco tempo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questa storia aveva quindi tutte le potenzialità per
piacermi da impazzire e invece solo dopo aver visto il film per intero mi sono resa conto
che la parte interessante era un’altra! </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Il modo in cui viene raccontata la relazione tra i due
protagonisti, infatti, mi è sembrato molto banale e poco approfondito. Non
viene mostrato come Adam e Eden si innamorano,cosa importante poiché è tramite
questo che lo spettatore si affeziona ai personaggi e partecipa empaticamente
alla vicenda. Inoltre il lieto fine arriva solo con gli ultimi due minuti di
film, tanto veloce e sintetico che non si riesce ad assaporarlo pienamente.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">No, il bello di questo film non sta sicuramente nella storia
fra i due protagonisti,bensì nel contesto in cui essi vivono. Ho trovato l’idea
dei due mondi adiacenti molto affascinante e ancora di più il singolare
elemento della gravità opposta. In pratica i corpi sono attratti solo dal
pianeta da cui provengono,ma possono spostarsi sull’altro servendosi di
contrappesi,ovvero facendo uso della cosiddetta “materia inversa”,che sarebbe
un insieme di oggetti del mondo su cui si desidera andare.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Dopo poco tempo però un corpo a contatto con la materia
inversa brucia e questo è il principale ostacolo all’amore dei due personaggi protagonisti. </span></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijfTFmlfI1k8Afjb7o1UIGAd_Vls_WqubtxH5aTq_kxbwq5xsBUzxpuAtlcp06xqtTgoBXfs2GSXyLCqNCvzRyfaRUtNV8Yyw3H2vpCgQ71UnX-FCscTUi54vvmKAInWilfHvmCsh68w/s1600/upside+down2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijfTFmlfI1k8Afjb7o1UIGAd_Vls_WqubtxH5aTq_kxbwq5xsBUzxpuAtlcp06xqtTgoBXfs2GSXyLCqNCvzRyfaRUtNV8Yyw3H2vpCgQ71UnX-FCscTUi54vvmKAInWilfHvmCsh68w/s320/upside+down2.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Inoltre vi è un interessante tema sociale che si nasconde dietro
al fatto che il mondo detto “di sopra” è ricco e influente,mentre quello “di
sotto” è povero e sfruttato: è la classica piramide delle gerarchie che vede il
vertice occupato da chi detiene il potere. Il passaggio da un pianeta all’altro
è infatti ostacolato non solo dal sistema gravitazionale, ma anche dalle forze
governative del Mondo di Sopra,tese ad evitare l’ascesa sociale degli abitanti
del Mondo di Sotto,ma interessate a succhiare da questi materie prime e risorse
umane. Anche per questo motivo è stata creata la società “TransWorld”,unico
punto di contatto tra le due diverse realtà,nonché luogo in cui i potenti di
Sopra si impossessano delle invenzioni dei poveri impiegati di Sotto. Quando il
protagonista maschile, viene assunto nella suddetta società per brevettare la
sua invenzione di una crema anti età, ci troviamo di fronte a quello che è il
culmine degli effetti speciali, dove è palese che la posizione di ogni corpo o
oggetto sullo schermo è stata studiata con cura per illustrare al meglio la
strana gravità presente su questi due mondi immaginari.</span></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAFS904cf9PLVHlzZHCHpNoHlbaY6feoOG-wfRYT9f4vwstVsfRbaNQxf6u3t1_XddfCw88TTzEYnaU9tBNsDz37EZSfYExCrNcLtyPXfG5UWulOba3MeeKfoiWgVmlV7Lvo-b8RlIgg/s1600/upside-down-trailer.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAFS904cf9PLVHlzZHCHpNoHlbaY6feoOG-wfRYT9f4vwstVsfRbaNQxf6u3t1_XddfCw88TTzEYnaU9tBNsDz37EZSfYExCrNcLtyPXfG5UWulOba3MeeKfoiWgVmlV7Lvo-b8RlIgg/s320/upside-down-trailer.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivciVzD4EUqVNSWqG4Cn2Xv9TSAMh_pqey4vKJoDHaP4EVnq0N-iAzcVrhcrR1sWYLVLR_jpCvttyamZbmEvDahp20jOeQxE8NiyYYxq03n1yiju7jcAOdo_ZflGrvIFfiUmSRhdYA4Q/s1600/upside-down-scena-suggestiva.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivciVzD4EUqVNSWqG4Cn2Xv9TSAMh_pqey4vKJoDHaP4EVnq0N-iAzcVrhcrR1sWYLVLR_jpCvttyamZbmEvDahp20jOeQxE8NiyYYxq03n1yiju7jcAOdo_ZflGrvIFfiUmSRhdYA4Q/s320/upside-down-scena-suggestiva.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E’ questo il punto forte del film: Adam e Eden riusciranno a
stare insieme e quindi a spezzare l’ordine gerarchico precostituito grazie al
loro amore,rappresentato simbolicamente da quel polline rosa di cui il ragazzo
si serve per mescolare la materia di entrambi i mondi e mettere fine alle
divisioni sociali. Per unire le molecole appartenenti ai due diversi pianeti
però c’è bisogno sia del polline (amore) che dell’acqua (vita) così che alla
fine tutto torna ai princìpi basilari dell’universo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">A questa sorta di ritorno all’origine che il finale ci
propone possono essere ricondotti i nomi di ispirazione chiaramente biblica dei
protagonisti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEM0I13KCR-d_MJDtxPUzhhSf6VYSWdQZLH001E6YJUd7ij1zXnzpdSPiUY8c_At33Sd-mZh97bg7PjCQAsaEPPXh7dkPcO3B__IWhOQ59MTBGZAhY4Um6lJteqd9daYTwSj1tpxfSYA/s1600/upside_down_jim_sturgess_h_2013.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEM0I13KCR-d_MJDtxPUzhhSf6VYSWdQZLH001E6YJUd7ij1zXnzpdSPiUY8c_At33Sd-mZh97bg7PjCQAsaEPPXh7dkPcO3B__IWhOQ59MTBGZAhY4Um6lJteqd9daYTwSj1tpxfSYA/s320/upside_down_jim_sturgess_h_2013.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">In conclusione, il film pur risultando debole a livello di
storyline amorosa, presenta però tematiche importanti, una bella resa degli effetti
visivi e un buon cast: fatta eccezione per Kirsten Dunst,che a mio parere rimane
sempre troppo rigida e inespressiva, Jim Sturgess risulta invece
particolarmente tenero con quella sua aria smarrita, mentre Timothy Spall che
interpreta l’unico amico dal mondo opposto del protagonista, è simpatico e
spumeggiante.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Io,su una scala da uno a dieci, darei voto sette a questo
film. E voi?</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-44239609538854077732013-03-27T22:12:00.001+01:002013-03-27T22:35:31.914+01:00Post&go - The reader<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgymxNUxveFnVsgXCem2bBASRl3vygrE4iGxwPXXSw6GLvbGCUvt19VdXIhv3J1I_dcVlCVWaO6_8jtwPrsp2oGLeUne9aGVYhJ1IxBfk6o0W3dyzZc727HH_jsHicBDB2eyo0HEd8jXA/s1600/reader.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgymxNUxveFnVsgXCem2bBASRl3vygrE4iGxwPXXSw6GLvbGCUvt19VdXIhv3J1I_dcVlCVWaO6_8jtwPrsp2oGLeUne9aGVYhJ1IxBfk6o0W3dyzZc727HH_jsHicBDB2eyo0HEd8jXA/s320/reader.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Se stasera non avete niente da fare, sintonizzatevi su Rai Movie: stanno trasmettendo il film "The reader-A voce alta" di Stephen Daldry, che ha fruttato all'attrice protagonista Kate Winslet il premio Oscar nel 2009.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Anche in questo caso si tratta di una pellicola che ho visto e rivisto,ma non ci posso fare niente, ogni volta vengo attratta dalla quantità di temi su cui riflettere che questa fornisce. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il film comincia con la relazione tra un ragazzino e una donna matura,cosa che inizialmente potrà sembrare anche squallida e,sono sicura, farà storcere il naso a qualcuno! Poi però qualcosa si intromette fra gli amanti: la lettura e con essa la cultura. Dopo anni di separazione, il ragazzino,ormai divenuto uomo,rivede Hanna, la donna che lo iniziò all'arte amatoria, sul banco degli imputati in un processo contro delle ex guardie SS di servizio in un campo di concentramento nazista. Assistendo al processo da studente di legge,Michael (è questo il nome del protagonista) comincia a capire meglio Hanna e lo stesso fa lo spettatore.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Scopriamo così una donna che non si rende conto delle atrocità che ha commesso,ma allo stesso tempo è consapevole che tutto il male che è in lei deriva dall'ignoranza,una cosa questa che le procura un'immensa vergogna. Quando finalmente imparerà a leggere,la sua coscienza si svilupperà a tal punto da non poter più sopportare gli errori del passato e Hanna si toglierà la vita.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questo film è un inno al potere della cultura, a quanto essa possa esserci utile non solo nella vita di tutti i giorni,ma anche nella crescita spirituale. Certo, non è per tutti così, ci sono persone moralmente aride pur se perfettamente istruite,ma il punto infatti è proprio questo: non basta l'apprendimento di tante nozioni per fare la saggezza,bisogna metterci l'amore! Tutti noi abbiamo studiato,stiamo studiando o studieremo qualcosa nella vita e molto spesso questo ci pesa e ci chiediamo a cosa serve..ecco,in momenti del genere ricordiamoci di questo film e innamoriamoci di ciò che stiamo apprendendo perchè è il cibo dei nostri sentimenti. </span></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-56587362061948160062013-03-25T18:33:00.001+01:002013-03-26T21:05:17.357+01:00I Borgia - Una grande famiglia felice!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheQJkeDIJtnzORtvaNjQ86HhmuK4Q2XGAQXXM1UmvYI55XK1ABjJbTLQN5_XaCuQz5n9CJmKCUOeO4mIdHxl1sDcEUbNRjPXqm72zhkTT3obPDZhFSI1u7YsoQBkQGZMfLoG6yzQBSiA/s1600/i+Borgia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheQJkeDIJtnzORtvaNjQ86HhmuK4Q2XGAQXXM1UmvYI55XK1ABjJbTLQN5_XaCuQz5n9CJmKCUOeO4mIdHxl1sDcEUbNRjPXqm72zhkTT3obPDZhFSI1u7YsoQBkQGZMfLoG6yzQBSiA/s320/i+Borgia.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ieri sera su La7 è andata in onda l’ultima puntata della
prima stagione della serie televisiva canadese “I Borgia” ed io ero felicissima…del
fatto che fosse l’ultima!</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">L’ho seguita infatti fin dal primo episodio,inizialmente
sedotta dalla maestosa pubblicità e dall’ argomento di stampo storico,cosa che
personalmente adoro.</span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Purtroppo però, un’ora dopo la prima messa in onda avevo già
capito che sarebbe stata dura arrivare a finire di vedere tutta la stagione
(figuriamoci le altre!),ma un po’ per testardaggine e un po’ per correttezza
nei confronti dei miei lettori, mi sono costretta di Domenica in Domenica a
sintonizzarmi su La7.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Comunque, nonostante gli sforzi, la mia opinione sulla serie
è rimasta invariata rispetto alla prima impressione che ho avuto:
assolutamente negativa!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questa prima stagione ha trattato le vicende della famosa
famiglia dei Borgia a partire dall’elezione di Rodrigo al soglio pontificio,il
quale però riesce nell’ ascesa al trono di Pietro solo grazie ad una serie di
intrighi attuati con l’aiuto del figlio Cesare. Anche in seguito all’elezione
praticamente comprata, Papa Alessandro VI si ritrova a dover affrontare
numerosi nemici, così mobilita tutta la sua famiglia pur di tenersi stretto il
potere: Cesare viene quindi ordinato cardinale,all’altro figlio Juan è
assegnato il comando dell’esercito papale, mentre la giovanissima Lucrezia ha
il compito di sposare Giovanni Sforza per assicurare al padre (o meglio, Santo
Padre!) l’alleanza con questa potente famiglia. Il tutto però non basta a
fermare il cardinale Della Rovere che pur di deporre il Papa arriva a chiedere
aiuto al re di Francia Carlo VIII.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKz1cd_iHhN5tkVzljvRvn4K5U6XLAddojYxWwj0CA71fYz0AL60X_O5-eLrx0OCDEPKQKYkSgQSTyD3fYjzNe6D182DcIJPU5wTkSp-TYSRJ3Pt0ucFVVZuJ9VjXxYiKV65Xm7zxmdQ/s1600/Borgias-Promo-holliday-grainger-24618660-760-600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="252" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKz1cd_iHhN5tkVzljvRvn4K5U6XLAddojYxWwj0CA71fYz0AL60X_O5-eLrx0OCDEPKQKYkSgQSTyD3fYjzNe6D182DcIJPU5wTkSp-TYSRJ3Pt0ucFVVZuJ9VjXxYiKV65Xm7zxmdQ/s320/Borgias-Promo-holliday-grainger-24618660-760-600.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> Creata dal regista
Neil Jordan, premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 1993, la
serie doveva inizialmente essere un film,ma è stata poi sviluppata a puntate perché
secondo lo stesso regista gli avvenimenti erano troppi e i personaggi troppo
complessi per essere narrati nel solo tempo di durata classico di un
lungometraggio. Sarà pure vero,ma a me invece è sembrato che il numero delle
vicende fosse anzi ben scarso per
costruirci su nove episodi,col risultato che ogni tanto le palpebre si
chiudevano e quando temerariamente le riaprivo nulla di nuovo era accaduto.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Inoltre, non sono
proprio riuscita a capire che tipo di risultato Jordan volesse ottenere: doveva
essere una serie storica o romanzata? Perché il primo caso non sta in piedi in
quanto gli errori di storia sono davvero tanti (non ve li elenco tutti,ma li
trovate tranquillamente su Wikipedia!) e se si vuole ottenere un fine
paideutico o che sia almeno vagamente tale non ci si può allontanare così tanto
dalla realtà dei fatti. Anche la seconda ipotesi è però da escludere,poiché se
il regista voleva solo ispirarsi agli avvenimenti storici per poi aggiungere
elementi di fantasia che avessero reso il tutto più appetibile al pubblico,
allora doveva fare decisamente di meglio per impedire il fenomeno dell’appesantimento
delle palpebre sopra citato. Alcune scene di sangue o piccanti purtroppo non
bastano a tenere alta l’attenzione dello spettatore, o comunque non sono
bastate nel mio caso.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E poi,questo voler rappresentare i Borgia come una moderna
famiglia allargata,in cui la madre convive pacificamente col marito,col padre
dei suoi figli e con la giovane e bella amante del padre dei suoi figli è
davvero ridicola oltre che storicamente errata: Vannozza dei Cattanei e Rodrigo
Borgia infatti si erano già separati da tempo quando questo intraprese la
famigerata relazione con Giulia Farnese.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgCx3KAHA4ZohpbQDWmhgFeUbqPc07wfCvRWXRJ4CCdL9xGEnb4yGnv7YKVn7LWUATzXEbVG6TBV9e3bLnmS4yLIPubKTW57J2JO3339ntCMlEhsUHlrV7vEs4BOO29_XaEOt7nYS1BA/s1600/holliday-grainger-e-lucrezia-borgia-nella-serie-the-borgias-188064.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgCx3KAHA4ZohpbQDWmhgFeUbqPc07wfCvRWXRJ4CCdL9xGEnb4yGnv7YKVn7LWUATzXEbVG6TBV9e3bLnmS4yLIPubKTW57J2JO3339ntCMlEhsUHlrV7vEs4BOO29_XaEOt7nYS1BA/s320/holliday-grainger-e-lucrezia-borgia-nella-serie-the-borgias-188064.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Una nota positiva però, che a questo punto devo
assolutamente citare, è la presenza di due attori molto talentuosi all’interno
del cast: il primo è il famoso Jeremy Irons che,sempre molto accurato nelle sue
interpretazioni, ha dato al personaggio di Papa Alessandro VI un’aria
autoritaria,ma allo stesso tempo accattivante,severa ma anche (e
inaspettatamente) tenera quando questi è nelle vesti di padre. L’altra attrice che ho molto apprezzato è la
giovane interprete di Lucrezia, Holliday Grainger,che avevo già notato nel
ruolo di Estella nel film “Grandi speranze” di Mike Newell. Con la sua bellezza
candida e ammaliante è riuscita a rappresentare bene prima l’ingenuità e poi la
sfrontatezza sensuale che sono l’essenza del personaggio di Lucrezia Borgia. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXEkZmKrGCzzZNgUpZ13cYucz_mmyVzgO_bO3Ew87f5s97yf-BvDuf4HDQLW9eJ2mW9L1GzDgu5OdLcb46AxghVqiVCJ-Qe2TgoQIRtTmLz-jIHMmuWUVYtcslmf0UVFi6QTLjMAt8uQ/s1600/i+borgia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXEkZmKrGCzzZNgUpZ13cYucz_mmyVzgO_bO3Ew87f5s97yf-BvDuf4HDQLW9eJ2mW9L1GzDgu5OdLcb46AxghVqiVCJ-Qe2TgoQIRtTmLz-jIHMmuWUVYtcslmf0UVFi6QTLjMAt8uQ/s320/i+borgia.png" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Altra lode va fatta ai costumisti che hanno svolto davvero
uno splendido lavoro nel riprodurre gli abiti rinascimentali, in qualche caso
copiando alla perfezione quelli dei dipinti, come ad esempio il vestito che <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Lotte_Verbeek" title="Lotte Verbeek"><span style="background-color: #f9f9f9; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: windowtext; line-height: 115%; text-decoration: none;">Lotte
Verbeek</span></a>, alias Giulia Farnese, indossa nella scena in cui le viene
fatto il ritratto, perfettamente corrispondente a quello che la nobildonna deve
aver indossato nella realtà quando si fece ritrarre da Raffaello per la celebre
tavola “Dama col liocorno”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Questi due soli aspetti positivi non cambiano però il fatto
che il prodotto è secondo me deludente. E voi avete seguito “I Borgia”? Cosa ne
pensate? Sono curiosa di sentire anche opinioni diverse,perciò fatevi avanti! </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-30639568826781779722013-03-21T11:42:00.001+01:002013-03-21T15:18:15.201+01:00Post&go - Match point<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlRNZwF0u-TY-737ULJeUqdvONbdquAikSUGU_Uo90ik1QaGweQB3pR3eTvanCcp7Og4HgMihYjFASaPleprfV0d-O8zZjkgw35C1EKswjQS4QzrC8h_22ummgfy4M3ibrWpVS5FsOkg/s1600/images.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlRNZwF0u-TY-737ULJeUqdvONbdquAikSUGU_Uo90ik1QaGweQB3pR3eTvanCcp7Og4HgMihYjFASaPleprfV0d-O8zZjkgw35C1EKswjQS4QzrC8h_22ummgfy4M3ibrWpVS5FsOkg/s320/images.jpeg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">"Post&go" è così che ho voluto chiamare la rubrica sulle recensioni brevi.</span><br />
<br />
<a name='more'></a><br /><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">
Ieri sera Canale 5 ha trasmesso (troppo tardi!) "Match point" di Woody Allen e io,nonostante l'ora, mi sono ritrovata a vederlo per la decima volta! Sebbene non avessi in programma di recensirlo, non potevo non scrivere qualcosa su quello che è uno dei miei film preferiti! La cosa che più mi colpì quando lo vidi per la prima volta fu la brutale verità che c'è nella morale dell'epilogo: tutta la vita si basa sul caso e la fortuna spesso non bacia i buoni. Questa è secondo me una delle questioni che più attanaglia l'uomo dalla notte dei tempi: esiste un Dio? Tutto in noi è predestinato oppure è solo frutto di pura casualità? Woody Allen,da bravo ateo, ci dà la sua risposta in questo film, ma allo stesso tempo lascia anche lo spettatore libero di riflettere e di trarre le sue conclusioni. Le mie riguardano piuttosto l'altro tema filosofico presente nel film: il bene e il male. Il personaggio che inizialmente sembra buono,si rivela invece spietato e la fa pure franca! E ditemi se questa non è una triste realtà! Potrei dire tante altre cose su "Match point",ad esempio quanto è bella la colonna sonora e l'ambientazione londinese e ancora quanto sono bravi gli attori,ma ho deciso che questo sarà un post più breve del solito e già l'ho fatta troppo lunga! :-)</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-46424750636800807842013-03-19T22:12:00.000+01:002013-03-20T22:27:09.409+01:00Il discorso del re - Come dare fede alla propria voce<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Lo scorso mercoledì , a differenza del solito, la tv in
chiaro offriva non uno, ma ben due film degni di essere visti: “Il discorso del
re”su Canale 5 e “Parnassus-L’uomo che voleva ingannare il diavolo” su Mtv.
</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Devo ammettere che la scelta è stata dura: l’ultimo film di
Heath Ledger,il quale, morto prima della fine delle riprese, fu sostituito dai
suoi amici altrettanto avvenenti e famosi Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell, oppure il film vincitore di
quattro premi Oscar nel 2011?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLYOCPlrBJHlqg4zppCYeWpGTbhwSkRUWdnDcnVoh7oU9-0u1hyphenhyphengA1T6aLBJnse1gVkjonoeRO5NXeNbrZ607AeRkwnoUpuZHbX7MsuHdZM0Z46vJrmjW8mMWZcY0bG4gJMue-6Ev5Bw/s1600/il+discorso+del+re1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLYOCPlrBJHlqg4zppCYeWpGTbhwSkRUWdnDcnVoh7oU9-0u1hyphenhyphengA1T6aLBJnse1gVkjonoeRO5NXeNbrZ607AeRkwnoUpuZHbX7MsuHdZM0Z46vJrmjW8mMWZcY0bG4gJMue-6Ev5Bw/s200/il+discorso+del+re1.jpg" width="139" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBMyHv1kOpw7wkRR8p4JrIorEg9Ki63wDidn2uYIpmCLuFIGa7PCtnlvjzscB5uLBIstbTeVKwJulogRKYE9wuogtZDzB7vzsAawVARdfQ-ksf6TK0NrwJNJYJbbNVNpNgGivq1ldGwQ/s1600/parnassus.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBMyHv1kOpw7wkRR8p4JrIorEg9Ki63wDidn2uYIpmCLuFIGa7PCtnlvjzscB5uLBIstbTeVKwJulogRKYE9wuogtZDzB7vzsAawVARdfQ-ksf6TK0NrwJNJYJbbNVNpNgGivq1ldGwQ/s200/parnassus.jpg" width="139" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBMyHv1kOpw7wkRR8p4JrIorEg9Ki63wDidn2uYIpmCLuFIGa7PCtnlvjzscB5uLBIstbTeVKwJulogRKYE9wuogtZDzB7vzsAawVARdfQ-ksf6TK0NrwJNJYJbbNVNpNgGivq1ldGwQ/s1600/parnassus.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div>
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<a name='more'></a><br /></div>
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<br /></div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> Fino all’ultimo minuto sono rimasta nell’indecisione ma poi,
grazie ad un piccolo sondaggio organizzato su Twitter, mi è stato caldamente
consigliato “Il discorso del re” e così mi sono arresa al potere dei social
network!</span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il film narra la storia del principe Albert
d’Inghilterra che riuscì a superare il
suo problema di balbuzie grazie all’aiuto di un logopedista dai metodi
bizzarri, diventando così re Giorgio VI.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La trama è molto semplice e i personaggi sono pochi,ma peculiari
ed importanti. Tutto ruota attorno alla figura del protagonista, il cui
carattere viene man mano tratteggiato
sia attraverso i dialoghi che attraverso
semplici gesti, come il suo fumare in modo compulsivo. Per mezzo del
rapporto che viene a crearsi tra il principe “Bertie” e l’esperto in terapia
del linguaggio Lionel Logue, veniamo a conoscenza di tutta la sfera interiore
del protagonista e capiamo così che il suo difetto nel parlare è frutto di una
repressione attuata sulla sua personalità fin dall’infanzia: egli infatti è sempre
stato corretto in tutto,dalle gambe a “x”,alla mano con cui scrivere, ed ha
sempre subito la figura molto autoritaria del re suo padre. Ed è così che
quando suo fratello,re Edoardo VIII, abdica per sposare l’americana
pluridivorziata Wallis Simpson (storia questa che fa da soggetto ad un altro
celebre film dal titolo “W.E.”,diretto dalla popstar Madonna! ),il popolo
inizialmente è scontento poiché non vede in Albert le qualità di un capo,essendosi
lui sempre mostrato come una persona fragile,insicura e timorosa. Ma il logopedista
Logue capisce subito che dietro quella fragilità si nasconde una grande umiltà
e dietro la paura il coraggio,tutte caratteristiche queste degne di un sovrano.
Così aiuta il principe balbuziente a tirar fuori la grinta e con essa la voce e
quando questi,col nuovo nome di Giorgio VI,si ritrova a dover pronunciare il
discorso alla nazione in occasione della dichiarazione di guerra alla Germania
del 1939,Logue gli è ancora accanto e lo vede diventare a tutti gli effetti un
leader,ovvero una persona che affronta i propri limiti per il bene comune.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La storia è molto toccante,ma, come dicevo, il film si basa
più sulla caratterizzazione dei personaggi che sulla vicenda in sè. Oltre al
protagonista,ricoprono un ruolo fondamentale anche la moglie di lui, Elizabeth
(meglio conosciuta da noi come la “regina madre”,sempre al fianco della figlia,l’attuale
regina Elisabetta II salita al trono dopo la morte di suo padre Giorgio VI,
appunto!) e il terapista Lionel Logue. La prima è una donna forte e
determinata,ma anche molto innamorata del marito,tanto da sostenerlo nella sua
battaglia contro la balbuzie e perfino nella sua ascesa al trono,sebbene ella
lasci intendere di non aver mai desiderato vivere una vita da regina. Il
secondo è invece un attore fallito di origini australiane il quale si è
reinventato nel ruolo di terapeuta esperto in problemi del linguaggio dopo essersi
costruito una lunga esperienza con i reduci di guerra. Egli non è dunque un
vero medico,ma si dimostra un abile conoscitore dell’animo umano,cosa che molto
probabilmente gli deriva dal suo amore per la letteratura ed in particolare per
i testi di Shakespeare che conosce a memoria. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhULy8swTCRw2-MaPuk7XPekewybck-_5gFTuyN8llGtOxzEFbhH93HgF-dZMDgt8Zxnmi8n6gUMPypKDquRhPbRafDwVtDILRZIw8SYbt77qoM8M4AQ6kBCVKswShpy2Z1azKt9q8GNA/s1600/Il-discorso-del-re-3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhULy8swTCRw2-MaPuk7XPekewybck-_5gFTuyN8llGtOxzEFbhH93HgF-dZMDgt8Zxnmi8n6gUMPypKDquRhPbRafDwVtDILRZIw8SYbt77qoM8M4AQ6kBCVKswShpy2Z1azKt9q8GNA/s320/Il-discorso-del-re-3.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Un altro punto forte del film è sicuramente lo splendido
cast: primo fra tutti Colin Firth, vincitore per il ruolo di re Giorgio VI di
un Golden Globe e di un Oscar,entrambi premi meritatissimi visto che non deve
essere facile simulare la balbuzie e allo stesso tempo esprimere con un solo
sguardo i tormenti interiori del personaggio. Helena Bonham Carter è invece l’interprete
della moglie del principe,Elizabeth,un ruolo decisamente diverso da quelli in
cui siamo abituati a vedere l’attrice,alla quale di solito vengono assegnati
personaggi particolarmente eccentrici. Devo dire però che è riuscita a rendere
perfettamente l’idea di una donna decisa,ma allo stesso tempo dalle maniere garbate
e delicate. Anche Geoffrey Rush se la cava egregiamente nei panni di Lionel
Logue,il cui viso indurito dai fallimenti della vita,cela un personaggio pieno
di ardore e di sensibilità.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E ancora, ho apprezzato molto del film la ricostruzione del
periodo storico in cui è ambientato,soprattutto attraverso l’importanza data ai
discorsi radiofonici dei sovrani,come a sottolineare il ruolo fondamentale che
ha avuto in quegli anni la diffusione dei primi mezzi di comunicazione di
massa,cosa che però non ha agevolato le già grandi difficoltà di un re
balbuziente.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxsLN1InZeszGbRAy71sUCKk0fRn-myIfe-adzSMA100uQKdJ2kWrw03Ft7WYuz4m8FIMc78pAxJXeCRAGo1myWJCmp0XMhNQfqHWfkWjvj_ABVoLxNsa3K5LI-IDgWczJIC5XyeLnAg/s1600/Il-discorso-del-Re-Coolin-Firth.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxsLN1InZeszGbRAy71sUCKk0fRn-myIfe-adzSMA100uQKdJ2kWrw03Ft7WYuz4m8FIMc78pAxJXeCRAGo1myWJCmp0XMhNQfqHWfkWjvj_ABVoLxNsa3K5LI-IDgWczJIC5XyeLnAg/s320/Il-discorso-del-Re-Coolin-Firth.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Come avrete quindi notato,questa volta non ho nessuna
considerazione negativa da fare e ciò vuol dire che “Il discorso del re” è
secondo me davvero un ottimo prodotto cinematografico,meritevole di tutti i
premi vinti poiché ha tutto quello che si può desiderare in un film: offre
spunti di riflessione,personaggi ben descritti e ben interpretati. Promosso! </span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
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</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-388782624585037325.post-50268099232772967592013-03-07T18:19:00.001+01:002013-03-20T22:28:12.008+01:00Hunger games - libro o film?<br />
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E' universalmente noto che quando
viene tratto un film da un libro, quest'ultimo risulterà sempre migliore
rispetto alla sua versione cinematografica e questa regola conta ben poche
eccezioni.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Anche io faccio parte di quella
schiera di affezionati lettori che partono sempre prevenuti quando vedono la
trasposizione in immagini concrete di quelle pagine che fino ad allora avevano
preso vita solo nella propria mente. Ma questa volta non è stato così.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> Dopo aver praticamente divorato in un giorno
solo (complice anche l'influenza!) il libro "Hunger games" di Suzanne
Collins, ieri non vedevo l'ora di arrivare a visionare il famoso film che ne è
stato tratto di recente. Questo perché il libro è di genere
fantascientifico, ambientato in un’America post-apocalittica in cui è stata a
stento restaurata la civiltà,quindi certe cose proprio non riuscivo ad
immaginarmele! Per fare un esempio,come si vestirebbe la popolazione di questa
nuova civiltà? E quale sarebbe l’architettura di questo ipotetico scenario
futuro?</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Per tutti questi motivi ero davvero curiosa di vedere il film,soprattutto perché la stessa scrittrice ha preso parte sia alla produzione che alla sceneggiatura e questo per me rappresentava una garanzia. E in effetti tutte le mie domande di sopra hanno trovato una risposta perfetta.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-oAt97H3YdB0/UTeMxEvhK_I/AAAAAAAAAmo/mwX9jzol2Ok/s1600/13+-+1" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-oAt97H3YdB0/UTeMxEvhK_I/AAAAAAAAAmo/mwX9jzol2Ok/s320/13+-+1" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per chi non sa niente di niente su “Hunger
games”,la protagonista è una giovane ragazza di nome Katniss che vive nel
dodicesimo ed ultimo distretto di Panem,lo stato a fatica ricostruito dalle
macerie di una specie di apocalisse non definita; dopo una sanguinosa guerra
causata dalla ribellione di uno dei distretti,il governo riesce a riportare la
pace,ma per evitare nuove rivolte costringe i cittadini a fornirgli a cadenza
annuale un ragazzo e una ragazza sorteggiati per ogni distretto (i cosiddetti "tributi"),i quali si
troveranno poi a sfidarsi tra di loro in un’arena fino a che non ne rimarrà solo
uno in vita. Il tutto però si svolge sotto le telecamere e viene
trasmesso agli abitanti sotto forma di un crudele reality show dal titolo Hunger
Games,appunto. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Katniss si offre volontaria per partecipare ai “giochi” al posto della sorellina Prim,sfortunata vittima del
sorteggio, e qui dovrà combattere fino all’ultimo per la sua sopravvivenza,andando
contro ogni istinto di umanità e perfino contro i sentimenti. Di più non dico per evitare eventuali spoiler a chi non conosce la storia! </span><span style="font-family: Times, serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfI_9wrBjs_NxykwwZ4uLONZkOWJtCjVoGBDBAsH5lUrr4XpBc09M7GGJVcOMGfoptgcAsdf-nmm02zupWdd67GQtjIAYH9zs3BxeVaOod7Q3id0ddy_DD-J7h73jBYj38w_dLEJwwog/s1600/the+hunger+games+sequel.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfI_9wrBjs_NxykwwZ4uLONZkOWJtCjVoGBDBAsH5lUrr4XpBc09M7GGJVcOMGfoptgcAsdf-nmm02zupWdd67GQtjIAYH9zs3BxeVaOod7Q3id0ddy_DD-J7h73jBYj38w_dLEJwwog/s320/the+hunger+games+sequel.jpeg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> Il libro è, secondo me,
veramente geniale per come riesce ad attrarre il lettore in una fusione perfetta
di realtà e fantasia, cinismo e sentimentalismo, passato e futuro, amore e morte.
<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Per quanto riguarda il film invece, come vi dicevo, ho
particolarmente apprezzato la ricostruzione degli ambienti e i costumi: i
distretti più poveri,uno dei quali è abitato proprio dalla protagonista, non
ricordano affatto gli scenari post-apocalittici che mi ero immaginata, sullo
stile di “Dark angel”(ve lo ricordate?Il telefilm in cui esordì Jessica Alba) o
del più recente “Warm bodies”,ma sono allestiti più che altro come le periferie
rurali delle prime città industrializzate inglesi di fine Seicento, mentre la
struttura architettonica del Palazzo di giustizia e il filo spinato che
contorna il distretto 12 sono di chiara ispirazione nazi-fascista,il che sta
sicuramente a sottolineare lo stampo dittatoriale dello stato di Panem. In continuità
con questo periodo storico sono anche i vestiti e le acconciature un po’anni Trenta
degli abitanti e l’angosciante scena della “mietitura” ovvero quando raccolgono
e registrano tutti i ragazzi in età da Hunger games nella piazza centrale del
distretto, il che non può non ricordare le lunghe file di ebrei in attesa di
entrare nei campi di concentramento. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Tutt’altro discorso va fatto per i ricchi e bizzarri abitanti di
Capitol City,la sede del governo di Panem, che sono ultra futuristici ed
in fatto di look superano di gran lunga ogni descrizione data nel libro.</span><span style="font-size: medium;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8mv6GDh-rltGoxveptJAJAosA2ptR-HayPs1PplG0JBZkxmlmVdAh_tWqKepgimXd17xgsFGTY4Vyys1bqtEiOgE8qUDrNlylpW605ALpkudeeUJlZFZW9A24xVV46I09je1-tGKDTg/s1600/Hunger+Games+-+Scene.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8mv6GDh-rltGoxveptJAJAosA2ptR-HayPs1PplG0JBZkxmlmVdAh_tWqKepgimXd17xgsFGTY4Vyys1bqtEiOgE8qUDrNlylpW605ALpkudeeUJlZFZW9A24xVV46I09je1-tGKDTg/s320/Hunger+Games+-+Scene.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">In generale possiamo dire che il film è riuscito bene a riprodurre
l’atmosfera globale del libro,proprio grazie alle scenografie azzeccate e ad una
fantastica colonna sonora (io me ne sono innamorata!<span style="line-height: 115%;">La sto ascoltando proprio ora mentre scrivo!</span> ).</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Però,devo ammettere mio malgrado che anche stavolta la regola non
è smentita: il libro vince sul film!<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E qui passiamo a ciò che non mi è piaciuto…<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il problema maggiore che secondo me hanno dovuto affrontare nel
portare sugli schermi il celebre romanzo è quello del narratore. Il libro ha
una fortissima focalizzazione interna perché il tutto ci è presentato
attraverso gli occhi di Katniss,la quale così introduce il lettore non solo nei
suoi pensieri,ma anche in quella che è stata la sua storia passata.<o:p></o:p>Di conseguenza si viene a creare un legame molto stretto fra la protagonista
e chi legge,a volte quasi un’identificazione (se siete siete di sesso femminile
e avete un’età compresa fra i 15 e i 25 anni,ovviamente!). Il film prova a
riprodurre tutto questo servendosi della bravissima attrice principale Jennifer
Lawrence (fresca di premio Oscar) e di alcuni flashback che però non bastano da
soli a rendere perfettamente quello che è stato il vissuto di Katniss,facendo
così risultare il suo personaggio talvolta troppo freddo e distaccato,senza che
però lo spettatore ne capisca il motivo. Anche il rapporto che la protagonista
ha con Peeta,suo compagno di sventure, è troppo poco fisico rispetto alla
versione del libro! E’ vero che non è chiaro neanche a lei stessa se ciò che prova per il ragazzo è reale o solo
costruito,ma io credo che la scrittrice lasci comunque intendere che un certo
coinvolgimento amoroso c’è stato.</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifZMH_o6cNNrUa0u3Uke9ARtr5gHzJ_Vyp_ejsl-oXPQe1BHNwhFeh8G9rLSGxveNIo4DNhLZ-8lpqyE271Qrod3PJ00vteszHRvBNuWZtU88VMrrli1Kz0SBcbY9ak_3YaUQXqo9Bow/s1600/hungergames+lovers.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" height="140" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifZMH_o6cNNrUa0u3Uke9ARtr5gHzJ_Vyp_ejsl-oXPQe1BHNwhFeh8G9rLSGxveNIo4DNhLZ-8lpqyE271Qrod3PJ00vteszHRvBNuWZtU88VMrrli1Kz0SBcbY9ak_3YaUQXqo9Bow/s200/hungergames+lovers.jpg" width="200" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW_ydCB691o7YqLZ0lQTl_le4PApoZtKTdPZO7o77sbuDTN3Lg_POkrYHwr_VQYyM8UCLMOJecHR7iZH7DTwbGFuZmM0vQm5lWC5WIFzGzYdgBU2NuISICYEBYNVghllP51HpLPnrdhg/s1600/Katniss-and-Peeta-Kiss-The-Hunger-Games.png" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="148" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW_ydCB691o7YqLZ0lQTl_le4PApoZtKTdPZO7o77sbuDTN3Lg_POkrYHwr_VQYyM8UCLMOJecHR7iZH7DTwbGFuZmM0vQm5lWC5WIFzGzYdgBU2NuISICYEBYNVghllP51HpLPnrdhg/s200/Katniss-and-Peeta-Kiss-The-Hunger-Games.png" width="200" /></a> <br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
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<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">L’unica scena che fa apparire Katniss più incline a lasciarsi
trasportare dai sentimenti è quella della morte della piccola Rue,una ragazzina
tributo con cui aveva precedentemente stretto alleanza,ma anche qui il tutto è
trattato in maniera troppo riassuntiva,quasi frettolosa. Un film,si sa, non può
durare ore ed ore,ma bisogna saper tagliare il superfluo,non una cosa
importante come la sfera emotiva ed emozionale del personaggio principale! </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWAXq9Ghm20pv5VxUrfvj1POPo58tzzxLqYqLsQyBAdhyyrQolPHVe4unT1ccOCPp-8FiyHuYFVI4Rh5ArOMpeqvZhXMTu9d0KHwRmlJn6w8sPAq94b954O1WW2685j2pLaxdrzOyEA/s1600/The-hunger-games-katniss-rue-death-flowers.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWAXq9Ghm20pv5VxUrfvj1POPo58tzzxLqYqLsQyBAdhyyrQolPHVe4unT1ccOCPp-8FiyHuYFVI4Rh5ArOMpeqvZhXMTu9d0KHwRmlJn6w8sPAq94b954O1WW2685j2pLaxdrzOyEA/s320/The-hunger-games-katniss-rue-death-flowers.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Sempre a proposito di tagli eccessivi, bisogna anche dire che il
finale del film è troppo stringato, estremamente essenziale: manca tutto il
dialogo finale tra Katniss e Peeta,fondamentale perché ridefinisce e purtroppo
incrina il loro rapporto.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Insomma,questo film a mio avviso ha molto potenziale,come ad
esempio l’ottimo cast (fantastico Stanley Tucci coi capelli turchini!) e una buona
scenografia,ma si apprezza di più se non si è prima letto il libro. D’altra
parte io preferisco sempre che la lettura sia antecedente alla visione, per non
rovinarmi quella che è la parte più gustosa e divertente,ovvero l’immaginazione!
<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Che altro dire…quest’anno uno degli esami che dovrò sostenere all’università
è Diritto Tributario,ma dopo “Hunger games” non credo riuscirò più a guardare
la parola “tributi” allo stesso modo! ^_^ </span></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/09341217167332367997noreply@blogger.com2