lunedì 25 marzo 2013

I Borgia - Una grande famiglia felice!


Ieri sera su La7 è andata in onda l’ultima puntata della prima stagione della serie televisiva canadese “I Borgia” ed io ero felicissima…del fatto che fosse l’ultima!

L’ho seguita infatti fin dal primo episodio,inizialmente sedotta dalla maestosa pubblicità e dall’ argomento di stampo storico,cosa che personalmente adoro.
Purtroppo però, un’ora dopo la prima messa in onda avevo già capito che sarebbe stata dura arrivare a finire di vedere tutta la stagione (figuriamoci le altre!),ma un po’ per testardaggine e un po’ per correttezza nei confronti dei miei lettori, mi sono costretta di Domenica in Domenica a sintonizzarmi su La7.
Comunque, nonostante gli sforzi, la mia opinione sulla serie è rimasta invariata rispetto alla prima impressione che ho avuto: assolutamente negativa!
Questa prima stagione ha trattato le vicende della famosa famiglia dei Borgia a partire dall’elezione di Rodrigo al soglio pontificio,il quale però riesce nell’ ascesa al trono di Pietro solo grazie ad una serie di intrighi attuati con l’aiuto del figlio Cesare. Anche in seguito all’elezione praticamente comprata, Papa Alessandro VI si ritrova a dover affrontare numerosi nemici, così mobilita tutta la sua famiglia pur di tenersi stretto il potere: Cesare viene quindi ordinato cardinale,all’altro figlio Juan è assegnato il comando dell’esercito papale, mentre la giovanissima Lucrezia ha il compito di sposare Giovanni Sforza per assicurare al padre (o meglio, Santo Padre!) l’alleanza con questa potente famiglia. Il tutto però non basta a fermare il cardinale Della Rovere che pur di deporre il Papa arriva a chiedere aiuto al re di Francia Carlo VIII.


 Creata dal regista Neil Jordan, premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 1993, la serie doveva inizialmente essere un film,ma è stata poi sviluppata a puntate perché secondo lo stesso regista gli avvenimenti erano troppi e i personaggi troppo complessi per essere narrati nel solo tempo di durata classico di un lungometraggio. Sarà pure vero,ma a me invece è sembrato che il numero delle vicende fosse anzi  ben scarso per costruirci su nove episodi,col risultato che ogni tanto le palpebre si chiudevano e quando temerariamente le riaprivo nulla di nuovo era accaduto.
Inoltre,  non sono proprio riuscita a capire che tipo di risultato Jordan volesse ottenere: doveva essere una serie storica o romanzata? Perché il primo caso non sta in piedi in quanto gli errori di storia sono davvero tanti (non ve li elenco tutti,ma li trovate tranquillamente su Wikipedia!) e se si vuole ottenere un fine paideutico o che sia almeno vagamente tale non ci si può allontanare così tanto dalla realtà dei fatti. Anche la seconda ipotesi è però da escludere,poiché se il regista voleva solo ispirarsi agli avvenimenti storici per poi aggiungere elementi di fantasia che avessero reso il tutto più appetibile al pubblico, allora doveva fare decisamente di meglio per impedire il fenomeno dell’appesantimento delle palpebre sopra citato. Alcune scene di sangue o piccanti purtroppo non bastano a tenere alta l’attenzione dello spettatore, o comunque non sono bastate nel mio caso.
E poi,questo voler rappresentare i Borgia come una moderna famiglia allargata,in cui la madre convive pacificamente col marito,col padre dei suoi figli e con la giovane e bella amante del padre dei suoi figli è davvero ridicola oltre che storicamente errata: Vannozza dei Cattanei e Rodrigo Borgia infatti si erano già separati da tempo quando questo intraprese la famigerata relazione con Giulia Farnese.


Una nota positiva però, che a questo punto devo assolutamente citare, è la presenza di due attori molto talentuosi all’interno del cast: il primo è il famoso Jeremy Irons che,sempre molto accurato nelle sue interpretazioni, ha dato al personaggio di Papa Alessandro VI un’aria autoritaria,ma allo stesso tempo accattivante,severa ma anche (e inaspettatamente) tenera quando questi è nelle vesti di padre.  L’altra attrice che ho molto apprezzato è la giovane interprete di Lucrezia, Holliday Grainger,che avevo già notato nel ruolo di Estella nel film “Grandi speranze” di Mike Newell. Con la sua bellezza candida e ammaliante è riuscita a rappresentare bene prima l’ingenuità e poi la sfrontatezza sensuale che sono l’essenza del personaggio di Lucrezia Borgia. 




Altra lode va fatta ai costumisti che hanno svolto davvero uno splendido lavoro nel riprodurre gli abiti rinascimentali, in qualche caso copiando alla perfezione quelli dei dipinti, come ad esempio il vestito che Lotte Verbeek, alias Giulia Farnese, indossa nella scena in cui le viene fatto il ritratto, perfettamente corrispondente a quello che la nobildonna deve aver indossato nella realtà quando si fece ritrarre da Raffaello per la celebre tavola “Dama col liocorno”.
Questi due soli aspetti positivi non cambiano però il fatto che il prodotto è secondo me deludente. E voi avete seguito “I Borgia”? Cosa ne pensate? Sono curiosa di sentire anche opinioni diverse,perciò fatevi avanti! 


2 commenti:

  1. Anche io ho faticato non poco per arrivare alla fine. E quando ci sono arrivata, neanche sapevo fosse il season finale, figurati.
    Ho preferito di gran lunga I Borgia franco-tedeschi del 2011: più zozzi, più cattivi e storicamente inesistenti.

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    1. Ciao! Grazie per esserti unita al mio blog! Hai proprio ragione, meglio una cosa tutta inventata a questo punto!

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