Ed eccomi di nuovo qui a parlarvi di un film tratto da un libro
che ho profondamente amato, come nel mio primo post (http://bettedaviseyes-recensionifilm.blogspot.it/2013/03/hunger-games-libro-o-film.html#more).
Questa volta si tratta di “Bianca come il latte, rossa come
il sangue”, l’ultimo lavoro del regista italiano Giacomo Campiotti, nome noto
soprattutto per miniserie tv come “Zivago” (con la famosa Keira Knightley), “Bakhita”
o “Preferisco il paradiso” da lui dirette.
Il film è tratto dall’ omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia,
libro che mi ha davvero colpito per la profondità delle riflessioni e per la
scorrevolezza della scrittura.
Protagonista è Leo, un sedicenne qualunque innamorato di una
ragazza dai bei capelli rossi, Beatrice, la quale però non è a conoscenza di
questi sentimenti. In seguito Leo viene a scoprire tramite la sua migliore
amica, Silvia, che la ragazza dei suoi sogni è malata di leucemia. A questo
punto il protagonista, che già aveva un pensiero tutto suo riguardo i colori
bianco e rosso (caratteristici della malattia che affligge Beatrice) attraversa
una crisi interiore che affronterà solo grazie ad un suo insegnante, a Silvia, l’amica da sempre innamorata di lui,
ma soprattutto grazie alla stessa Beatrice. Il protagonista uscirà da questa
storia profondamente cresciuto e maturato, tanto da riuscire finalmente a
focalizzare il suo sogno di vita e a realizzarlo.
La storia narrata nel libro è davvero commovente, cosa che
invece non si può dire del film, molto più incentrato sui toni della commedia
che su quelli drammatici. E’ la prima volta che mi capita di vedere un tale
stravolgimento di genere nel passaggio da carta a pellicola e devo dire che la
cosa ha avuto su di me un effetto tutt’altro che positivo. Che la trama venga
un po’ ritoccata uno se lo aspetta, ma che venga tratta una commedia da un
romanzo di formazione per lo più drammatico, no! E comunque anche l’ordine
degli eventi non è di certo fedele al libro. Trovo in particolare che la scena
finale, quella in cui dopo il funerale di Beatrice i ragazzi si riuniscono per
festeggiare la fine della scuola ballando e cantando, sia totalmente fuori
luogo e troppo in stile musical adolescenziale. L’unica cosa che si salva è la
caratterizzazione dei personaggi, soprattutto del protagonista: Leo sembra prender
vita direttamente dalle pagine scritte da D’Avenia, sia per l’aspetto fisico
che per i modi di fare. Filippo Scicchitano, l’attore interprete del protagonista,
si è rivelato, contro tutte le mie aspettative, non solo all’altezza del ruolo
ma anche abile nel rendere il tormento interiore del personaggio e
contemporaneamente la sua spensieratezza adolescenziale. In generale comunque
ho apprezzato tutto il cast, anche se non ho condiviso la scelta di far
interpretare Beatrice ad una francese (Gaia Weiss), che seppur perfetta
fisicamente per la parte, ha dovuto apportare al ruolo una connotazione
straniera non presente nel libro. Bravo anche Luca Argentero nella parte del “Sognatore”,
il professore motivato e motivante che aiuta Leo nel suo percorso di
formazione, figura questa fondamentale nel libro, ma leggermente svilita nel
film.
Si nota comunque la buona qualità della regia, specie nei
bei cambi scena e nell’attenzione per i dettagli: Leo, ad esempio, indossa
spesso una maglietta con la stampa di un leone, buon espediente questo per
spiegare meglio il personaggio.
In definitiva il film si apprezza in quanto commedia
godibile e ben fatta, ma ci si deve scordare del tutto del libro, altrimenti
certe domande sorgono spontanee: che fine ha fatto la riflessione su quei temi
portanti dello scritto di D’Avenia come la vita, la morte, i sogni e Dio? Tutti
questi argomenti non vengono omessi, ma estremamente trascurati a favore di
quello scopo che gli autori latini chiamavano “risum movere”. Il fine è
solamente quello di alleggerire la parte riflessiva e rendere tutto il più
mirato possibile ad un pubblico adolescente. Hanno dunque trasformato un ottimo
libro in un’ottima operazione commerciale (complici anche le canzoni dei Modà
come colonna sonora) ma in fondo mi chiedo: c’era proprio bisogno dell’ennesima commedia
per liceali? Non si poteva tentare una strada lievemente più impegnata? A voi l’ardua
sentenza!
Mi sembra di capire che il tuo blog sia appena nato... benvenuta nella blogosfera!!! :D Seguirò con piacere il tuo blog.
RispondiEliminaGrazie Antonella! Si, in effetti ha solo un mese di vita, ma spero possa crescere bene! :) Grazie per esserti unita ai lettori fissi!
RispondiEliminaCiao Valentina! Grazie per la 'visita' e per tutti i complimenti... mi hai fatto arrossire! :) Ricambio volentieri il 'seguimento' : lunga vita a questo blog!
RispondiEliminaE passa dalle mie parti quando vuoi, mi fa solo piacere!!!
Grazie a te! Mi vedrai molto spesso dalle tue parti, come ti ho detto il tuo blog mi piace un sacco! :)
EliminaAdesso ho capito quello che volevi dire nel commento! Giù le mani dai bei libri!
RispondiEliminaComplimenti per il blog!
Esatto! Grazie per essere passata e per i complimenti! :)
EliminaI Cineuforici ringraziano per il tuo apprezzamento e hanno deciso all'unanimità di seguire questo blog di cinema! ;-) complimenti!
RispondiEliminaGrazie! Sono davvero onorata di avere fra i lettori i Cineuforici! :)
EliminaI libri. Qualsiasi tipo di libro dovrebbe essere onorato al meglio. Molto spesso invece si prende tutto alla leggera creando disastri.
RispondiEliminaEsatto! Come al solito si privilegia l'aspetto commerciale su quello culturale!
EliminaDovevo contraccambiare la visita e i complimenti....
RispondiEliminaValentina, se a volte vedi che ho parlato di un film di cui anche te hai precedentemente parlato linka.
Questo perchè ho moltissima difficoltà ad andare in giro per gli altri blog, ma se linki vengo all'istante.
Lo sai quale è la coincidenza più grande?
Non che sei la 100, ma che sei di Perugia :)
Ovviamente anche io.
A presto.
Fantastico!!! Un altro perugino appassionato di cinema come me!!! Che coincidenza incontrarci nella blogosfera! Comunque va bene, seguirò il tuo consiglio e linkerò a tutta forza! XD Grazie per esserti unito al blog! ;)
EliminaSe sei libera vieni domani allo Zenith a vedere La Città Ideale. C'è anche Lo Cascio in sala a parlare. Io vado a quello delle 10 e mezza credo ma c'è anche alle 8 e un quarto.Ci sentiamo :)
EliminaTi ho scritto via mail! ;)
EliminaUn'altra amica e collega blogger!!! Che bello, e poi il tuo nome è un biglietto da visita non indifferente...voglio dire. ^_^ In bocca al lupo per questa straordinaria avventura, ti seguirò con piacere mi raccomando scrivi più che puoi e non stancarti mai, forse è questo il segreto. ;-)
RispondiEliminaGrazie Valentina! Prima o poi spiegherò il perchè di questo nome qui sul blog! :) Comunque sono veramente onorata di averti fra i miei lettori, grazie di cuore!
EliminaBenvenuta tra noi, bello il tuo blog, molto interessante! ti ringrazio di essere passata da me ti seguirò anche io con molto piacere! ciao!
RispondiEliminaGrazie Giovanna! Sono felice di averti fra i miei lettori!
EliminaCiao Valentina...sono passato per vedere se è proprio così "noioso" come dici e...non credo lo sia, almeno graficamente...tornerò con più calma per leggerne un po.
RispondiEliminaCiao e buona settimana
....Primo consiglio...torli la parola di verifica!
Fa "scappare" i nuovi lettori!
Ciao Pino! Grazie mille per essere passato! Mi dispiace per l'inconveniente della verifica, ma ad essere sincera non sapevo neanche cosa fosse! Ora ho modificato le impostazioni, spero sarai più propenso a visitare e commentare così! :)
EliminaChe dire... a me il libro aveva detto davvero poco o nulla. Il film non l'ho visto, ma sono ugualmente abbastanza curioso...
RispondiEliminaSe il libro non ti è piaciuto, magari prenderai meglio il film e lo guarderai per quello che è: una semplice commedia! Grazie per essere passato Giacomo!
Eliminaconcordo sulla recensione, ma no sull'interpretazione degli attori (come già sai). Bel blog, complimenti. Ti ho aggiunta nell'elenco di quelli che seguo
RispondiEliminaGrazie! Sono molto contenta che tu abbia apprezzato il mio blog! A presto!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaCausa sonno da sabato mattina, avevo scritto una cosa per un'altra :P
RispondiEliminaCiao Valentina,
anche se nella blogosfera sono Melinda, in realtà anche io mi chiamo Valentina. Ultimamente sto trascurando un bel po' la blogosfera, ma leggo i commenti via mail e così sono venuta volentieri a leggere la tua recensione. Io non ho letto il libro, quindi è stato il mio primo approccio alla storia tra Leo e Beatrice e sarà per questo che a me è piaciuto molto. E' la prima volta che sono strafelice per non aver letto un libro :D Grazie per i complimenti che mi hai fatto al blog.
Ovviamente mi segno tra i tuoi seguaci, ma proprio per il mio recente trascurare ti chiedo questo: quando vuoi che passi di qui, scrivimi, o via mail o con un commento, così vengo a leggerti.
Ciao omonima :D
Benvenuta!! Sai che ci sono tantissime Valentina che scrivono di cinema? Ti basta guardare gli altri commenti a questo post! :) Comunque grazie di cuore per esserti unita al sito! A presto! ;)
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