giovedì 25 aprile 2013

Il volto di un'altra - Crudelia Demon cambia faccia




Questa battuta rappresenta  alla perfezione il tono su cui la commedia di Pappi Corsicato è costruita, ovvero un’ironia sottile ma costante che fa sorridere e allo stesso tempo riflettere lo spettatore.



La trama è semplice e, se vogliamo, anche un po’ trita: Bella è la popolare conduttrice di uno show televisivo sulla chirurgia estetica nel quale si serve delle competenze professionali del marito Renè, abile chirurgo plastico. Dopo esser stata licenziata bruscamente dal programma a causa di un calo negli ascolti, dovuto probabilmente alla monotonia del suo viso dai lineamenti perfetti, la Bella-issima protagonista  subisce un incidente stradale. In pratica un manovale impiegato nella clinica di suo marito fa per sbaglio cadere uno dei  wc che stava trasportando sopra la macchina di lei. Il ragazzo, impaurito nel vedere la donna col volto coperto di sangue, cancella le prove della sua colpevolezza e si finge un semplice soccorritore. Giunta così alla clinica di suo marito, Bella subisce un lungo intervento al termine del quale Renè dichiara sconvolto ai giornalisti che la moglie rimarrà per sempre sfigurata. Questa è la versione ufficiale, ma in realtà i coniugi sono d’accordo nel fingere che il volto di lei sia rimasto deturpato al fine di ottenere un risarcimento milionario dall’assicurazione e di far riavere a Bella il suo lavoro dopo che questa si sarà sottoposta ad un’ ulteriore operazione del marito che le donerà così “il volto di un’altra”dinanzi alle telecamere dello show. Ovviamente non sarà facile nascondere a reporter e curiosi accorsi sul luogo che sotto la maschera di bende Bella cela un viso sempre perfetto, intaccato solo da lievi escoriazioni e ciò genererà tutta una serie di gag dal contenuto dolce amaro.


Questo perché l’ironia  c’è, ma è volta ad evidenziare quel certo cinismo insito nel mondo della bellezza a tutti i costi che ogni giorno la televisione ci propina. Quindi, dietro una facciata di algido sarcasmo si nascondono spunti di riflessione tanto interessanti quanto già ampiamente trattati in numerosi altri film.  Sia sul tema della chirurgia estetica che su quello del rapporto fra pubblico e celebrità, infatti, possono essere annoverati prodotti come “La morte ti fa bella”di Zemeckis, “Nip/Tuck” di Ryan Murphy e “Reality” di Matteo Garrone, anche se i riferimenti cinematografici non si fermano qui. Il film in questione infatti racchiude in sé numerose citazioni, a cominciare dal wc e dal meteorite che colpiscono l’auto di Bella: non ricorda forse questo episodio la morte della protagonista del telefilm “Dead like me”,  la quale veniva uccisa da un detrito spaziale che poi si rivelava essere la tavoletta di un servizio igienico? E ancora, la pelliccia  che Renè regala a sua moglie sembra la rivisitazione di quella indossata da Crudelia Demon, mentre il bizzarro minibar che il chirurgo ha nel suo studio è un mezzo busto femminile bianco molto simile ai distributori di “latte più” del celebre film di Kubrick “Arancia meccanica”.



 Insomma, i precedenti cui la pellicola attinge, volutamente o meno, sono tanti, ma l’apporto creativo è costituito sicuramente dall’atmosfera surreale e fiabesca realizzata con un’ottima scenografia ed una fotografia a dir poco abbagliante. Inoltre vi sono scene davvero geniali che riguardano la clinica estetica, in cui tutto è rappresentato come un immenso paradiso della bellezza eterna, anche se i suoi abitanti, come per contrappasso, sembrano più delle mummie che degli angeli! Nel finale poi assistiamo ad una vera e propria punizione di questi esseri bendati: vengono infatti sommersi dal letame a causa dello scoppio delle tubature fognarie all’interno dell’edificio della clinica. Questo evento va a colpire simbolicamente tutti quelli che avevano fatto della perfezione estetica la loro unica ragione di vita. La sola a salvarsi sia dall’inondazione che dal successivo secondo incidente è infatti proprio la protagonista, poichè ella si è evoluta in extremis in quanto a profondità psicologica. La conclusione del film ha quindi un valore fortemente morale, espresso però sempre con la consueta ironia che caratterizza tutta la pellicola.



Per quanto riguarda il cast invece, Laura Chiatti e Alessandro Preziosi sono fisicamente azzeccati per i loro ruoli, ma pur non essendo proprio pessimi a livello recitativo, le loro interpretazioni risultano comunque eccessivamente caricate, tanto che non si capisce se l’effetto macchietta sia proprio voluto o semplicemente accidentale.
“Il volto di un’altra” è in definitiva un film che si apprezza per la sua componente sarcastica e per l’ottima ambientazione surreale, ma le tematiche portanti non sono proprio originali né sono state trattate in modo peculiare. 






23 commenti:

  1. Beh il dialogo finale tra te e Preziosi è alquanto significativo:) dato che non sono un'amante delle commedie italiane (non comiche) lo evito:D
    Tuttavia la trama credo sia interessante e cerchi di esplorare altri percorsi rispetto a quelli consueti, quindi NI:D

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    1. Anch'io non sono proprio un'amante della commedia all'italiana moderna, ma questo film mi attirava...solo che qualche buon elemento non è bastato per farmi pronunciare un sonoro si! E gliel'ho anche detto in faccia come vedi! XD

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  2. Che bello il tuo blog... originali i tuoi post!!!
    Ci seguiamo?

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    1. Assolutamente si! Mi sono già iscritta al tuo e pensavo giusto di fare dei post combinati cinema-moda!

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  3. Che bel post

    http://couturetrend.blogspot.it/

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    1. Grazie! Il tuo blog mi piace molto, mi sono iscritta! :)

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  4. Darò comunque una chance a questa commedia!
    http://namelessfashionblog.blogspot.it/
    http://www.facebook.com/NamelessFashionBlog

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  5. Ciao, ho scoperto solo ora il tuo blog, molto carino, io sono appassionata di cinema e ci vado almeno una volta alla settimana, mi sono unita ai tuoi lettori e mi farà piacere leggere le tue recensioni ! Questo film non l'ho visto perché solitamente quelli italiani li evito, tranne in alcuni casi, però ho letto la tua recensione di "Mangia, prega, ama" e concordo al 100% ! :)

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    1. Ciao! Sono contenta che tu ti sia unita ai miei lettori e che il mio blog ti piaccia! Ho ricambiato molto volentieri visto che sono anch'io una fashion addict! :)

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  6. E allora, ciao atsun..., sono ben accetto dalle parti della più bella "blogghettara" che abbia avuto ventura di conoscere....?

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    1. Sono lusingata messere, sia del complimento che di accoglierla nel mio umile spazio "blogghettaro"! XD

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  7. E' un piacere leggiadra donzella. Anzi, se hai bisogno di una mano in/per altre recensioni/idee/scritti, non hai che da far tintinnare di campanelle. Ovviamente "in adattamento" allo spazio e alla maggior parte del "target" ospitante. persino un irrimediabile affetto da reattiva misoginia come il sottoscritto, sa fermarsi di fronte all'altra metà del cielo, se nella notte più nuvolosa, scura e nascosta dallo smog,appare almeno un astro che irradi un poco di luce.

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    1. Dopo una così poetica dichiarazione non posso rifiutare una collaborazione col vostro blog! Ne sarei davvero onorata! :)

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  8. Onore mio/nostro, credi...Proponimi un 4-5 titoli, che così posso scegliere quello su cui scriverai...Ce l'hai la mia mail, credo che la trovi nel profilo.

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    1. Scusa, ma non sono riuscita a trovarlo il tuo indirizzo mail...posso scrivere a Robydick?

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  9. Certo. Ma comunque mi sono adesso iscritto al tuo blog per email, così adesso puoi vederla.

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  10. Troppi adesso. Maledetta frettolosità da smartphone.

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    1. Purtroppo sono quasi del tutto ignorante in materia blogging, quindi ancora non sono riuscita a visualizzare la tua mail...pardon!

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Perdona lo spazio "pubblico" utilizzato, ma non si come "raggiungerti" altrimenti dato che io non twitto...Sei in periodo di esami univ...?

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    2. Non ti preoccupare! ;) Ti lascio la mia mail: russovalentina89@gmail.com

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